Nasconde due pistole in casa del padre, arrestato 51enne
Nella parte superiore di un armadio erano occultate due pistole e 42 proiettili
La squadra del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, specializzata nella lotta alla criminalità diffusa, ha tratto in arresto – sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale – un 51enne catanese, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile dei reati di detenzione illegale di armi clandestine, ricettazione e detenzione abusiva di munizioni.
L’attività è scaturita da un’approfondita azione info–investigativa che aveva fatto emergere il sospetto che l’uomo occultasse armi da fuoco all’interno dell’abitazione del padre, sita in un quartiere popolare della città e adiacente a un’attività commerciale di famiglia.
Per dare riscontro alle indagini, dunque, dopo un attento servizio di osservazione e controllo, i militari sono intervenuti in abiti civili e con veicoli di copertura presso quell’appartamento. Entrati nell’abitazione, i Carabinieri hanno trovato l’anziano genitore, invalido e costretto su sedia a rotelle, che – informato delle ragioni dell’intervento – ha consentito spontaneamente l’accesso ai locali.
Grazie all’acume investigativo e alla professionalità dei Carabinieri, nel corso della perquisizione è stato individuato un vano nascosto nella parte superiore di un armadio, dove erano occultate due pistole e 42 proiettili: una “Beretta” cal. 7,65 con matricola abrasa e una replica “Glock” modificata e resa funzionante ed altamente letale, entrambe considerate armi clandestine.
Durante le operazioni è giunto sul posto il figlio del proprietario di casa che, alla vista dei militari e del materiale rinvenuto, ha ammesso la piena proprietà delle armi, dichiarando l’estraneità del padre ai fatti. Le sue parole hanno così confermato i sospetti investigativi, consolidando il quadro indiziario a suo carico.
Le armi e le munizioni sono state sequestrate, mentre l’uomo è stato arrestato e messo adisposizione della Procura della Repubblica di Catania, che ha convalidato il provvedimento e disposto, per lui, la custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza,ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.