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Ricercato per tentato omicidio, arrestato latitante Gianfranco Stracquadaini

Dietro la sua ombra il sequestro lampo di un ragazzo avvenuto nelle scorse settimane a Vittoria

Pubblicato 11 ore fa

I poliziotti della Squadra mobile di Ragusa con quelli della Sisco di Catania hanno arrestato all’alba di oggi Gianfranco Stracquadaini, 50 anni, ricercato dal giugno 2024 dalla Dda di Catania per tentato omicidio. E’ stato fermato in un appartamento a Comiso, nel ragusano. Aveva con se due pistole. Sembra che ci sia l’ombra di Stracquadaini anche dietro il sequestro lampo di un ragazzo avvenuto nelle scorse settimane a Vittoria.

L’ultimo episodio per il quale risultava ricercato e latitante sarebbe collegato al tentato omicidio di Roberto di Martino, a Vittoria, nel Ragusano, il 25 aprile 2024: Gianfranco Stracquadaini e’ stato arrestato la notte scorsa dalla Squadra mobile di Ragusa insieme con il Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della polizia di Stato. Il tentato omicidio di Martino indicava un piano per fare fuori tutti coloro che avevano collaborato con la giustizia presenti a Vittoria. A stretto giro, vennero sottoposti a fermo in tre, fermo poi convalidato con custodia in carcere; Biagio Cannizzo 51 anni, Raffaele Giunta 62 anni (a loro veniva contestata associazione mafiosa e tentato omicidio) e Alessandro Pardo, 48 anni (per associazione mafiosa). Ma c’era un latitante, ricercato da quella data, ed era Stracquadaini. In quel frangente era emerso un quadro particolarmente grave dalle evidenze raccolte da polizia, Squadra mobile, scientifica e commissariato di Vittoria: all’interno dell’associazione criminale, che farebbe capo alla Stidda, sarebbe emerso “l’obiettivo dell’eliminazione fisica di un elenco di persone che hanno collaborato con la giustizia e che sono in atto presenti a Vittoria, e cio’ – nell’ipotesi investigativa – con scopi di vendetta e al fine di consolidare il controllo esclusivo di tutti gli affari illeciti di interesse dell’organizzazione criminale su Vittoria e sull’intera provincia di Ragusa“. Questo, nell’operazione condotta all’epoca, che definiva allarmante anche la grande disponibilita’ di armi “pure da guerra, e sul possibile utilizzo da parte degli associati alla consorteria mafiosa delle stesse, per portare a termine il disegno criminoso dell’organizzazione e per acquisire il controllo di attivita’ economiche cittadine attraverso attivita’ estorsive poste in essere ai danni di numerosi imprenditori e commercianti”.

Con l’arresto del boss Gianfranco Stracquadaini abbiamo avuto la dimostrazione che lo Stato c’è e nella lotta alla mafia, in provincia di Ragusa, non arretra di un millimetro e anzi impiega tutti i suoi migliori uomini”. Lo afferma il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia, componente della commissione nazionale Antimafia. “Stracquadaini – aggiunge – è stato assicurato alla giustizia: una splendida notizia e mi complimento con la Questura di Ragusa, con la squadra mobile, con il Commissariato di Vittoria, con il Servizio centrale operativo di Roma, con la Sisco di Catania che hanno agito in piena sinergia con il coordinamento della Dda etnea centrando un risultato importantissimo. Stracquadaini – sottolinea Sallemi – aveva dimostrato la sua pericolosità avanzando nelle gerarchie criminali specie per quanto riguarda il traffico di droga e gli accordi con la mafia albanese e c’è l’ipotesi che possa esserci la sua presenza dietro l’angosciante sequestro avvenuto di recente. Vittoria sarà ancora al centro delle qualificate attività antimafia messe in campo e i criminali non avranno tregua”. 

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