Minacce di morte e richieste di denaro a minore “sospettato” di furto, in 4 a processo
Avrebbero minacciato di morte e avanzato richieste di denaro nei confronti di un minorenne poiché sospettato di essere l’autore del furto di alcuni utensili
Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di quattro persone che avrebbero minacciato di morte e avanzato richieste di denaro ad un minorenne poiché sospettato di essere l’autore del furto di alcuni utensili rubati all’interno di un magazzino. Si tratta di Angelo Caico, 35 anni, Calogera Vullo, 37 anni, Antonio Caico, 62 anni, Gabriele Russelli, 20 anni. Le difese degli imputati – rappresentate dagli avvocati Teres’Alba Raguccia, Graziella Vella e Maria Luisa Spoto – avevano chiesto di riqualificare il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L’istanza è stata però rigettata.
La vicenda risale al maggio 2024. Secondo l’accusa, i quattro avrebbero minacciato di morte il minorenne perchè ritenuto il responsabile di un furto di alcuni attrezzi in un magazzino di loro proprietà. In una occasione uno degli imputati avrebbe anche mostrato una pistola al ragazzino mettendogliela in bocca. La richiesta di denaro per riparare il danno, sempre secondo quanto sostiene l’accusa, sarebbe stata di 500 euro. La madre del minore denunciò l’accaduto alla polizia che, prima della consegna di una tranche di 150 euro, segnò le banconote. Le persone offese – padre, madre e minorenne – si sono costituiti parte civile rappresentate dall’avvocato Monica Malogioglio.