Messina

Sfruttamento dei dipendenti, arrestati due imprenditori e sequestrati 352mila euro

Numerosi episodi di sfruttamento connessi tanto all’applicazione di un trattamento retributivo difforme dai contratti collettivi nazionali

Pubblicato 6 ore fa



I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina questa mattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto nei confronti di 2 imprenditori ritenuti responsabili del reato di sfruttamento del lavoro.

L’articolata attività d’indagine, eseguita dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Barcellona Pozzo di Gotto su delega della competente Autorità Giudiziaria, ha consentito di documentare un quadro di gravi e sistematiche violazioni alla normativa sul lavoro, attuate da 2 imprenditori barcellonesi operanti nel settore del commercio al dettaglio di carburante per autotrazione a danno di n. 9 lavoratori dipendenti addetti alla gestione delle colonnine di erogazione del carburante.

Dalla ricostruzione di questo contesto scaturisce il provvedimento del G.I.P. che, avallando le richieste della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto e ravvisando la sussistenza di specifiche esigenze cautelari, ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti dei due imprenditori e il contestuale sequestro delle somme di denaro giacenti sui conti correnti intestati alla società fino ad un importo di oltre 352 mila euro.

L’operazione ha tratto origine dalla vicenda vissuta da un operaio addetto alla mansione di ”addetto alla distribuzione di carburante” che, dopo essere stato vittima di continue vessazioni da parte del datore di lavoro e dallo stesso finanche licenziato, aveva deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle per denunciare le inique condizioni di lavoro a cui lui e diversi suoi collaboratori erano stati da tempo sottoposti presso una stazione di rifornimento di carburante.

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