Corsa clandestina di cavalli e video social, denunciati due fantini
Dal video era possibile notare che poco prima dell'incidente i due cavalli veniva frustati per spingerli a correre alla massima velocità
La Polizia di Stato di Catania, la Squadra a Cavallo, ha denunciato due fantini del messinese di 50 e 37 anni per aver organizzato una competizione sportiva in territorio di Campo Rotondo Etneo, alle cosiddette piscine. La zona, teatro di altre corse clandestine in passato, è denominata ”piscine” perché vi è un’opera incompiuta per realizzazione di un impianto sportivo natatorio. Una competizione sportiva tra due fantini al comando di calessi trainati da cavalli è terminata prima del tempo per un grave incidente che ha coinvolto uno degli equidi e alcuni motocicli che a folle corsa inseguivano i concorrenti. L’incidente è stato registrato da uno smartphone in uso ad uno dei tanti sostenitori che seguivano i calessi a bordo di scooter di grossa cilindrata.
Il video è stato presto inviato a numerosi ”appassionati”, anche per la curiosa partecipazione di due fantini entrambi del messinese che avevano gareggiato a Catania. Dal video era possibile notare che poco prima dell’incidente i due cavalli veniva frustati per spingerli a correre alla massima velocità, preceduti e circondati da numerosi scooter che suonavano il clacson all’impazzata per sollecitare i cavalli, di fatto creando un fortissimo stress agli equini. Appresa la notizia, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania hanno dato avvio ad una serie di controlli di stalle e scuderie etnee al fine di ricostruire i fatti accaduti e se vi fosse qualcuno rimasto ferito. Dal video era stato già appurato che il cavallo non avesse riportato gravi ferite in quanto subito dopo l’incidente aveva continuato la corsa, ma non si poteva escludere un malore dopo il fortissimo stress. “I controlli hanno subito restituito un risultato importante in quanto tutti i soggetti controllati si premuravano di rappresentare la loro estraneità rispetto all’organizzazione e partecipazione”.
Il comandante della Squadra a Cavallo, dopo i serrati controlli, è stato informato che i fantini che avevano partecipato alla corsa clandestina volevano presentarsi per assumersi le proprie responsabilità. Effettivamente, i fantini, con al seguito i cavalli e i calessi utilizzati per la corsa, si sono presentati presso la Squadra a Cavallo. Entrambi hanno ammesso di aver organizzato e preso parte ad una corsa presso la località già individuata dai poliziotti che nelle more avevano già individuato le due scuderie di appartenenza del messinese.


