La figura di Marta Abba al centro del 62° Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani
I lavori, dal 2 al 5 dicembre 2025, si svolgeranno a Isola delle Femmine e si concluderanno al Palacongressi di Agrigento.
Il 62° Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani, promosso dall’Istituto di Studi Pirandelliani di Agrigento, apre ufficialmente i lavori dal 2 al 5 dicembre 2025 presso il Centro Congressi Saracen di Isola delle Femmine, per concludersi poi nella prestigiosa cornice del Palacongressi di Agrigento. Un’edizione particolarmente significativa, dedicata alla figura di Marta Abba, la primattrice che segnò in modo indelebile la storia del Teatro d’Arte e il rapporto umano e artistico con Luigi Pirandello.
Il Convegno – realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e con la compartecipazione della Città Metropolitana di Palermo e del Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento – riunisce studiosi, docenti universitari, ricercatori, studenti, attori e appassionati provenienti da tutta Italia e dall’estero, confermandosi uno degli appuntamenti culturali più longevi e prestigiosi dedicati all’opera pirandelliana.
Dopo la registrazione dei partecipanti nel pomeriggio del 1° dicembre, i lavori entreranno nel vivo la mattina del 2 dicembre nella Sala Massimo del Saracen Sands Hotel. Ad aprire la sessione plenaria sarà Annamaria Andreoli, Presidente dell’Istituto di Studi Pirandelliani, con la relazione «A Marta Abba / Per non morire». A seguire gli interventi di Alessandro Tinterri (Università di Perugia), dedicato al ruolo di Marta Abba nel Teatro d’Arte, e di Jiří Špička (Università Palacký di Olomouc), che approfondirà la tournée di Pirandello e Abba del 1926 a Praga.
Il pomeriggio sarà dedicato ai laboratori teatrali e alla Scrittura Creativa Estemporanea, importante spazio formativo rivolto agli studenti partecipanti, mentre la serata si concluderà con un momento conviviale di benvenuto.
Il 3 dicembre la seconda sessione plenaria ospiterà le relazioni di Maria Gabriella Cambiaghi (Università di Milano), Beatrice Alfonzetti (Università La Sapienza di Roma) e Anton Giulio Mancino (Università di Macerata), che analizzeranno vari aspetti della presenza di Marta Abba tra teatro, testo, scena e linguaggio cinematografico. La giornata si chiuderà con Anime allo specchio, raffinata mise en espace tratta dal carteggio Abba–Pirandello interpretata da Claudia Donadoni e Sergio Stefini.
La mattina del 4 dicembre vedrà nuovi contributi di altissimo profilo: Sarah Zappulla Muscarà (Università di Catania) illustrerà la tournée latinoamericana del Teatro d’Arte; Paolo Puppa (Università Ca’ Foscari di Venezia) approfondirà il rapporto tra Pirandello e Rosso di San Secondo; Rino Caputo (Università Tor Vergata di Roma) racconterà la risposta epistolare di Marta Abba al Maestro; mentre Aldo Maria Morace (Università di Sassari) analizzerà le drammaturgie straniere nel Teatro d’Arte.
Nel pomeriggio seguiranno la riunione organizzativa per il 63° Convegno e la XXII Rassegna Nazionale del Cortometraggio, che vedrà in concorso produzioni audiovisive provenienti da istituti scolastici di tutta Italia, selezionate per qualità artistica e fedeltà allo spirito pirandelliano.
Il 5 dicembre, dopo la partenza da Palermo, i partecipanti al Convegno si trasferiranno ad Agrigento per la conclusione ufficiale nella Sala Concordia del Palacongressi. Qui trovano spazio le testimonianze dei professori Paolo Puppa e Rino Caputo, la performance degli studenti del laboratorio teatrale e la cerimonia di consegna dei Premi Pirandello 2025: Premio Cortometraggio, Premio Tesina, Premio di Scrittura Creativa Estemporanea e Premio di Composizione Musicale.
La conduzione sarà affidata a Claudia Donadoni e Gaetano Aronica, in una mattinata che celebra non solo l’eredità pirandelliana, ma anche la creatività delle nuove generazioni.
A seguire, i partecipanti visiteranno la Valle dei Templi e la Casa Natale di Luigi Pirandello, per un itinerario culturale che rinsalda il legame identitario tra lo scrittore e la sua terra natale.
La scelta di concludere il Convegno ad Agrigento non è soltanto un omaggio al luogo natale del Premio Nobel, ma rappresenta – come dichiarano gli organizzatori – un passaggio propedeutico a un sempre più probabile ritorno stabile del Convegno nella città dei Templi, un auspicio condiviso con entusiasmo da tutti i partecipanti e sostenitori dell’iniziativa.




