Il concorso “truccato” e le tracce in “anteprima” ai candidati di Cuffaro, il giudice: “È corruzione”
Il gip conferma l’impianto accusatorio. Tracce in anteprima ai candidati “segnalati” da Cuffaro in cambio di favori e promesse ai pubblici ufficiali per la loro carriera
La stabilizzazione dei candidati segnalati da Cuffaro, con la consegna in anteprima delle tracce del concorso, in cambio della nomina a Direttore generale alla promessa di un incarico di rilievo in un’azienda sanitaria. L’ipotesi di corruzione regge al vaglio del gip Carmen Salustro che questa mattina, accogliendo la richiesta della procura di Palermo, ha disposto gli arresti domiciliari per l’ex governatore Totò Cuffaro, per l’ex direttore generale del Villa Sofia Roberto Colletti, originario di Siculiana, e per il direttore del Trauma Center della stessa azienda, Antonio Iacono. Il giudice ha invece disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Vito Raso, storico braccio destro del politico. Tutti sono accusati di corruzione aggravata per l’ormai nota vicenda del concorso per titolo ed esami per la stabilizzazione di 15 O.S.S all’ospedale Villa Sofia.
LA CORRUZIONE, CHE PER IL GIUDICE È PIENAMENTE PROVATA, HA FATTO SCATTARE GLI ARRESTI
Scrive il gip: “ Risulta comprovata la conclusione tra i due pubblici ufficiali Iacono e Colletti e il privato Cuffaro dell’illecito accordo avente ad oggetto l’alterazione del concorso pubblico, tramite la consegna in anteprima, con il contributo di Vito Raso, delle domande previste per la prova scritta e indicazione delle domande previste per la prova orale, in cambio di promesse e favori realizzati dallo stesso Cuffaro a vantaggio dei due. Del resto, Se Cuffaro, rendendo dichiarazioni spontanee, ha ammesso di aver commesso qualche errore, le versioni fornite dagli altri indagati non appaiono idonee a inficiare l’assunto accusatorio. Iacono, sia pur tentando di ridimensionare la portata della condotta criminosa, ha ammesso di avere ricevuto delle segnalazioni su alcuni candidati e di avere ricevuto richieste da parte di Raso sui possibili argomenti di prova, nonché confermato di aver incontrato quest’ultimo presso il New Paradise l’8 giugno 2024 per avere informazioni su come presentare un progetto all’Assessorato alla famiglia scaduto già da un mese. Raso ha invece fornito una versione dell’incontro del tutto differente rispetto a quella del coindagato avendo sostenuto di essere stato contattato per fornire informazioni sulle future nomine dei direttori sanitari che sarebbero dovute avvenire di lì a qualche mese non avendone però conoscenza. Colletti ha sostenuto, invece, che la controprestazione promessa da Cuffaro, ovvero la nuova nomina in un’azienda sanitaria di Fascia B, non gli avrebbe fornito in concreto alcuna utilità. Tuttavia, non condivisibile, in ogni caso, senza l’intervento di Cuffaro il raggiungimento dell’età pensionabile avrebbe pregiudicato del tutto la possibilità di continuare a ricoprire il ruolo già svolto e ottenere la successiva nomina”.
LE TRACCE IN ANTEPRIMA AI CANDIDATI: “SERVE A FARE IL BENE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA”
C’è chi era stato “sponsorizzato” da amici dell’ex governatore, da un ex deputato agrigentino attivo nel partito e ancora altri dal capogruppo della Democrazia Cristiana. Sono almeno sei i candidati “segnalati” dal presunto “comitato di affari” di Totò Cuffaro che – evidentemente – dovevano avere un “aiutino”. Il primo passaggio – secondo la procura di Palermo – si compie con la nomina di Iacono a presidente della commissione giudicatrice in sostituzione di una dottoressa. Il 29 maggio 2024 Cuffaro incontra Colletti nella sua abitazione e le cimici registrano la consegna di una lista di nomi con i relativi “sponsor”: “si… più due… in tutto cinque sono… te li do…” L’ex governatore chiosa: “E va beh.. d’altronde..eh.. a questo serve.. non serve solo a fare bene.. al pubblico.. serve anche a fare bene a Democrazia Cristiana..” Ma il passaggio chiave della vicenda avviene tra il 7 e l’8 giugno 2024 quando Raso incontra Iacono e le telecamere dei carabinieri immortalano la consegna di una busta di colore bianco. Per gli inquirenti sono le tracce del concorso che ancora si deve svolgere. Un altro episodio è emblematico e le cimici lo registrano completamente. Uno dei partecipanti al concorso (nella foto in copertina) si reca a casa di Cuffaro. L’ex governatore consegna la busta contenenti le tracce della prova scritta che si sarebbe svolta tre giorni più tardi, l’11 giugno 2024. E spiega: “Fanno tre buste che sorteggerete e nelle buste ci sono tre argomenti..e qua ci sono gli argomenti.. questi qua.. sceglierete la busta ne escono tre.. e poi loro vi diranno quale.. però te li devi studiare tutti..”




