I candidati “segnalati” e le tracce prima del concorso: “Serve a fare il bene al pubblico e anche alla Democrazia Cristiana…”
L’8 giugno 2024 uno dei candidati si reca a casa di Cuffaro e riceve in “anteprima” le tracce della prova scritta. Ecco la ricostruzione della Procura
C’è chi era stato “sponsorizzato” da amici dell’ex governatore, da un ex deputato agrigentino attivo nel partito e ancora altri dal capogruppo della Democrazia Cristiana. Sono almeno sei i candidati “segnalati” dal presunto “comitato di affari” di Totò Cuffaro che – evidentemente – dovevano avere un “aiutino”. C’è anche il concorso per titolo ed esami per la stabilizzazione di 15 O.S.S all’ospedale Villa Sofia al centro della maxi inchiesta della procura di Palermo che ipotizza un “sistema” in grado di incidere, anche attraverso la corruzione, su nomine pubbliche e appalti.
Il reato di corruzione aggravata viene contestato, oltre che allo stesso Cuffaro, anche al suo braccio destro Vito Raso, all’ex direttore generale del Villa Sofia Roberto Colletti, originario di Siculiana, e al direttore del Trauma Center della stessa azienda, Antonio Iacono. L’ipotesi degli inquirenti è questa: per fare in modo che i tra i vincitori risultassero soggetti “segnalati” da Cuffaro i pubblici ufficiali avrebbero consegnato in “anteprima” le tracce a Raso. In cambio – è questa l’ipotesi sostenuta dalla procura di Palermo – Colletti avrebbe ottenuto la conferma della nomina a Direttore generale del Villa Sofia mentre Iacono la promessa di conseguire l’incarico di Direttore di Unità di Anestesia e Rianimazione della stessa azienda ospedaliera.
Il primo passaggio – secondo la procura di Palermo – si compie con la nomina di Iacono a presidente della commissione giudicatrice in sostituzione di una dottoressa. Il 29 maggio 2024 Cuffaro incontra Colletti nella sua abitazione e le cimici registrano la consegna di una lista di nomi con i relativi “sponsor”: “si… più due… in tutto cinque sono… te li do…” L’ex governatore chiosa: “E va beh.. d’altronde..eh.. a questo serve.. non serve solo a fare bene.. al pubblico.. serve anche a fare bene a Democrazia Cristiana..” Ma il passaggio chiave della vicenda avviene tra il 7 e l’8 giugno 2024 quando Raso incontra Iacono e le telecamere dei carabinieri immortalano la consegna di una busta di colore bianco. Per gli inquirenti sono le tracce del concorso che ancora si deve svolgere.
Un altro episodio è emblematico e le cimici lo registrano completamente. Uno dei partecipanti al concorso si reca a casa di Cuffaro. L’ex governatore consegna la busta contenenti le tracce della prova scritta che si sarebbe svolta tre giorni più tardi, l’11 giugno 2024. E spiega: “Fanno tre buste che sorteggerete e nelle buste ci sono tre argomenti..e qua ci sono gli argomenti.. questi qua.. sceglierete la busta ne escono tre.. e poi loro vi diranno quale.. però te li devi studiare tutti..”


