Agrigento

Agrigento Capitale della cultura, Codacons: “più attenzione bisogni del cittadino e gestione dei fondi pubblici”

La nota del Codacons

Pubblicato 2 anni fa

“Agrigento è “Capitale italiana della Cultura per il 2025”, i più sinceri complimenti di Codacons al progetto e a chi ha reso possibile la nomina. Per la collettività agrigentina si auspica un balzo in avanti nelle classifiche di qualità della vita, una maggiore attenzione ai bisogni del cittadino e una vera trasparenza, sinora non vista, nella gestione dei fondi pubblici. Codacons proseguirà e ribadisce il suo ruolo di vigilanza, apprezzato dai cittadini”. Così il Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali
Giuseppe Di Rosa che continua: “Codacons, nell’esprimere grande apprezzamento rispetto alla qualità del lavoro dei progettisti incaricati ed a quanti, a qualsiasi titolo, hanno profuso l’impegno che ha consentito ad Agrigento di raggiungere l’ambita nomina, auspica le migliori ricadute sul territorio e sui suoi cittadini.
In particolare, ci si attende ogni utile azione per migliorare, concretamente e stabilmente, la qualità della vita dei residenti e la permanenza dei turisti, con una maggiore cura per l’ambiente, per il verde, per gli spazi e i servizi pubblici, talmente deficitari da comportare, regolarmente, gli ultimi posti in tutte le classifiche annuali. Ci attendiamo, prosegue, adesso, uno scatto d’orgoglio, a iniziare dalla qualità dell’azione amministrativa, caratterizzata negli ultimi anni da gravi opacità e illegittimità, che ci hanno portato più volte a chiedere le dimissioni del primo cittadino. Questa è l’Amministrazione dei SUV, un acquisto incosciente per il quale è già arrivata condanna dalla Corte dei Conti, l’amministrazione che indice i concorsi farsa per la Polizia Locale, l’amministrazione che spende milioni di € per feste e festini sottraendoli ai servizi essenziali ed ai servizi al turismo, ma che omette i rendiconti delle spese sostenute per i festeggiamenti del Natale 2022 e capodanno 2023. Ma questa è anche la città delle eterne incompiute, dei servizi pubblici essenziali svolti in maniera del tutto approssimativa e gravemente carente, senza che l’amministrazione abbia alcunché da osservare rispetto ad appalti e affidamenti: servizio idrico, trasporti, rifiuti, manutenzioni ordinarie di strade, marciapiedi, pubblica illuminazione, impianti sportivi, verde, servizi cimiteriali. Questa è la città amministrata da chi non riesce ad aprire o a gestire una piscina, un cimitero, un parcheggio (lo apre dichiarando il falso mettendo a grave rischio l’incolumità dei cittadini), in centro storico, un parco, una villa, in alcuni casi causandone la chiusura, in ragione dell’assoluta disorganizzazione degli uffici comunali. Questa è l’amministrazione che non solo non riesce ad andare avanti, ma fa arretrare i propri cittadini in termini di offerta di servizi pubblici. Non c’è una cosa a posto e, soprattutto, non c’è alcuna notizia rispetto alle necessarie e drastiche misure correttive, in ciascuno dei fondamentali settori che più riguardano, da vicino, la vita dei cittadini e, quindi, la qualità della permanenza ad Agrigento dei turisti che – come tutti speriamo – aumenteranno numericamente negli anni, anche a seguito dell’importante riconoscimento ottenuto. Secondo Codacons, si legge in conclusione, la vera sfida amministrativa di una “capitale della cultura” caratterizzata da tali e tante inefficienze e da così gravi illegittimità, sarebbe quella del cambiamento degli uomini e, soprattutto, dei metodi visti nei tre anni di amministrazione Micciché. Prima che sia troppo tardi”.

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