Agrigento

Agrigento, palpeggia avvocato e le ruba in casa: condannato

Condanna che comunque è ben inferiore rispetto a quanto richiesto dal pubblico ministero

Pubblicato 1 anno fa

Il gup del tribunale di Agrigento Micaela Raimondo ha disposto la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione nei confronti di G.C., 23 anni, per aver molestato un avvocato, averle rubato in casa e aver maltrattato anche la madre. La pena è già ridotta di un terzo considerando la scelta del rito abbreviato. Condanna che comunque è ben inferiore rispetto a quanto richiesto dal pubblico ministero. Il sostituto procuratore Cecilia Baravelli, durante la requisitoria, aveva infatti proposto una pena di 5 anni e 2 mesi di reclusione. 

Le contestazioni più recenti risalgono tra il febbraio e il marzo 2022. In una prima occasione il giovane si sarebbe intrufolato in casa dell’avvocato rubandole 600 euro e un blocchetto di assegni. Qualche settimana più tardi entrò nuovamente nell’abitazione questa volta rubando 150 euro e, stavolta, prima di fuggire avrebbe anche palpato il seno della legale. La procura di Agrigento contesta al ventitreenne anche i reati di maltrattamenti ed estorsione ai danni della madre. Quest’ultima sarebbe stata vittima di aggressioni fisiche a partire almeno dal 2015 e anche di continue richieste di denaro.

Sia la madre che l’avvocato avevano ritirato la querela che, di fatto, è servito soltanto a far cadere una sola ipotesi di furto. L’imputato, difeso dagli avvocati Daniele Re e Annalisa Russello, è stato invece assolto per l’indebito utilizzo di carte di credito. 

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