Agrigento si candida a capitale della cultura 2025 (interviste)
Riuscita manifestazione oggi al Teatro Pirandello
Ad Agrigento, al Teatro Pirandello, il sindaco Francesco Miccichè ha presentato il progetto per la candidatura della città a Capitale della cultura 2025.
I numeri del dossier, sviluppato da Associazione MeNO, raccontano la forza di Agrigento2025: 44 i progetti artistici e culturali proposti, che coinvolgono oltre 130 tra artisti e partner locali, nazionali e internazionali.
Un dossier di candidatura che trasforma i territori di Agrigento e Lampedusa in centri di riflessione e produzione artistica sul tema della relazione tra l’individuo, il prossimo e l’ambiente.
“Concorrere al bando per il conferimento del titolo di ‘Capitale italiana della cultura per l’anno 2025’ – ha dichiarato il primo cittadino nel corso del suo intervento – rappresenta per Agrigento una ambiziosa sfida, per denudarsi al mondo, mostrando il proprio fascino, la propria bellezza, il proprio batter d’esistenza, quell’intreccio di culture stratificate e variegate che s’intersecano in questo fazzoletto di mediterraneo, bacino ed incontro di vite poliedriche e policrome. Sostenere Agrigento è il prezioso incipit del dossier di candidatura presentato al Ministero della Cultura, con un logo scelto e realizzato che è strutturale emblema di questa nuova avvincente competizione culturale e sociale. Il telamone, gigante di pietra dell’antica Akragas, sorregge la Valle dei Templi e, nella sua imponente maestosità, ne accompagna il cammino attraverso uno snodo progettuale che profuma di speranza, di affermazione, di cultura dell’ascolto e d’uno spirito partecipativo, con lo sguardo costantemente allungato e le braccia protese all’accoglienza, ad un futuro globalizzante e sposo dei nostri giorni, al dignitoso crescere nel rispetto di sé e dell’altro”.
“Ad accompagnare la città nel suo veleggiare verso il lido di conquista del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2025 – ha aggiunto il sindaco Miccichè -, i Comuni di Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Comitini, Favara, Grotte, Ioppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Realmonte, Ribera, Santa Elisabetta, Santo Stefano Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula.
Con istituzioni, imprese, terzo settore a sostegno, in un sinergico partenariato fattivo ed emotivo, si perseguirà un disegno glorioso e desiderato, affinché Agrigento brilli, e sia turisticamente attrattiva, costruttiva, e dinamicamente viva”.
“Candidare Agrigento – ha sottolineato il sindaco – non è soltanto una corale e voluta scelta, ma costituisce un necessario atto di riconoscimento ed una opportunità immensa per un Paese meritevole di un cono di luce che s’estenda fino a divenire totalizzante modus vivendi per mettere in mostra la propria essenza ed il proprio progresso culturale. Un cammino progettuale orchestrale e condiviso, bramoso di presentare Agrigento ed i paesi della sua vasta e ricca provincia, orientato a svelare le innumerevoli beltà della nostra terra”.