Agrigento

Asp di Agrigento, Fials: “Illegittima la stabilizzazione di 4 dirigenti amministrativi”

Riesplode così la polemica sulla stabilizzazione di 4 dirigenti amministrativi varata dall’Asp di Agrigento lo scorso luglio

Pubblicato 1 anno fa




I dipendenti che hanno già un contratto a tempo indeterminato non possono essere stabilizzati in altri profili, dunque secondo la Fials di Agrigento la stabilizzazione dei 4 dirigenti amministrativi dello scorso mese di luglio è illegittima. Secondo il sindacato, una circolare dell’assessorato regionale alla Salute, firmata lo scorso 12 dicembre, da un lato chiarisce che la procedura è illegittima, dall’altro lato proverebbe a tutelare i procedimenti già conclusi come quello di Agrigento. Riesplode così la polemica sulla stabilizzazione di 4 dirigenti amministrativi varata dall’Asp di Agrigento lo scorso luglio. I lavoratori erano già dipendenti a tempo indeterminato, in un profilo non dirigenziale, della stessa Asp  di altre aziende sanitarie e, dunque, privi della qualità giuridica di precario che è indispensabile per essere stabilizzati. La Fials di Agrigento nei mesi scorsi ha chiesto di revocare la delibera citando sentenze di Cassazione e Consiglio di Stato che si erano già pronunciati in merito. Se l’assessorato non ha mai risposto, l’Asp di Agrigento a fine settembre ha sostenuto addirittura in una nota che la procedura di stabilizzazione contestata era pienamente legittima.

Adesso – spiega Amedeo Fuliano, segretario provinciale della Fials – la circolare dell’assessorato, con un enorme ritardo, sostiene che la procedura è illegittima ma sembrerebbe “suggerire” alle  aziende sanitarie che hanno disposto la stabilizzazione, come fatto dall’Asp di Agrigento, di soggetti titolari di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, di non procedere alla revoca delle deliberazioni già emanate ma di fermare quelle in corso”.
 A tal proposito la Fials ha inviato una ulteriore nota diffidando l’Asp e l’assessorato a procedere con la revoca di quella stabilizzazione. In alternativa proseguirà l’azione sindacale con un esposto alle Autorità competenti e alla Corte dei conti.

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