Blitz Kerkent, in cinque chiedono permesso per andare a messa: respinto
Permesso non accordato. Il gip del Tribunale di Palermo Walter Turturici ha rigettato l’istanza avanzata dall’avvocato Salvatore Pennica che aveva chiesto – nell’interesse di cinque indagati tutti coinvolti nel blitz Kerkent – un permesso per poter partecipare alle celebrazioni religiose per la domenica di Pasqua. Si tratta di Gabriele Miccichè, Sergio Cusumano, Fabio Contino, Valentino […]
Permesso non accordato. Il gip del Tribunale di Palermo Walter Turturici ha rigettato l’istanza avanzata dall’avvocato Salvatore Pennica che aveva chiesto – nell’interesse di cinque indagati tutti coinvolti nel blitz Kerkent – un permesso per poter partecipare alle celebrazioni religiose per la domenica di Pasqua.
Si tratta di Gabriele Miccichè, Sergio Cusumano, Fabio Contino, Valentino Messina e Francesco Luparello. Tutti si trovano attualmente in regime di arresti domiciliari in seguito al blitz scattato ad inizio mese quando la Dia di Agrigento fece luce su alcune dinamiche che avevano portato Antonio Massimino a ricoprire il ruolo di nuovo reggente della famiglia mafiosa di Agrigento.
Il giudice per le indagini preliminari, sentito anche il parere negativo del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Claudio Camilleri, ha deciso di respingere l’istanza.
Per i cinque indagati, tutti difesi dall’avvocato Salvatore Pennica, le accuse sono quelle di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione di armi. Per il solo Miccichè pende anche un’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale insieme al boss Antonio Massimino.