Agrigento

Comincerà domani il processo per l’omicidio del medico Gaetano Alaimo

Alla sbarra, davanti la Corte d'Assise di Agrigento, il bidello favarese Adriano Vetro, 47 anni e reo confesso

Pubblicato 2 anni fa

Comincerà domattina avanti la Corte d’Assise di Agrigento (presidente Giuseppe Miceli) il processo a carico di Adriano Vetro, 47 anni, bidello di Favara, accusato dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo. Contestate anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi oltre che il porto illegale di arma e la ricettazione. L’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo si è consumato il 27 novembre scorso all’interno della clinica in Via Bassanesi. Vetro si è presentato senza appuntamento in ambulatorio, non ancora aperto al pubblico, e ha esploso un solo colpo, letale, di pistola calibro 7.65. Alla base del fatto di sangue, che ha sconvolto l’intera comunità di Favara, il mancato rilascio di un certificato medico indispensabile per ottenere il rinnovo della patente di guida. A fornire questa versione è stato lo stesso Vetro che ha confessato il delitto dopo essere stato fermato in una casa di campagna, con ancora l’arma in mano e il colpo in canna. Non tutto quello che ha raccontato è stato ritenuto credibile. A partire dall’arma utilizzata. Una pistola risultata rubata in provincia di Catania quasi quarant’anni fa. Il bidello, come troppo spesso accade in queste occasioni, ha detto di averla trovata per caso in mezzo ad una campagna. Vetro è attualmente detenuto nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. La difesa dell’imputato è stata affidata agli avvocati Santo Lucia e Sergio Baldacchino mentre i familiari del cardiologo sono rappresentati invece dall’avvocato Giuseppe Barba e già costituiti parte civile.  Domani, presente il pubblico ministero Elenia Manno che ha portato alla sbarra l’imputato, verranno esaminate le questioni preliminari e poi verrà aperto il dibattimento.

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