Agrigento

Coronavirus, udienze “in remoto” anche ad Agrigento: firmato protocollo

In un momento di estrema difficoltà legata al diffondersi del Coronavirus anche il Tribunale di Agrigento prende le dovute contromisure. Ieri, dopo una ultimissima udienza celebrata in mattinata (sebbene si trattasse di un caso indifferibile), è stata siglato un protocollo d’intesa firmato dal presidente del Tribunale, Pietro Maria Falcone, dal capo della Procura, Luigi Patronaggio, […]

Pubblicato 4 anni fa

In un momento di estrema difficoltà legata al diffondersi del Coronavirus anche il Tribunale di Agrigento prende le dovute contromisure. Ieri, dopo una ultimissima udienza celebrata in mattinata (sebbene si trattasse di un caso indifferibile), è stata siglato un protocollo d’intesa firmato dal presidente del Tribunale, Pietro Maria Falcone, dal capo della Procura, Luigi Patronaggio, e dagli avvocati Silvio Miceli e Angelo Nicotra, rispettivamente commissario dell’ordine degli avvocati di Agrigento e presidente della locale camera penale. 

In un calendario già fortemente ridotto quasi a zero, adesso si adottano nuove misure per evitare contatti tra le parti. Ed è così che gli interrogatori di garanzia, le “direttissime”, le udienze di convalida, si celebreranno in remoto: tutti collegati tra loro ma ciascuno dal proprio ufficio o domicilio. In tal senso è stata creata una piattaforma che fungerà da database per gli atti e le istanze. Attivata anche una linea telefonica riservata per eventuali comunicazioni, ad esempio, tra avvocati e assistiti. 

Nominati anche i “supervisori” di tale protocollo: sono il giudice Alessandro Quattrocchi, il sostituto procuratore Alessandra Russo e gli avvocati Giacomo La Russa e Luigi Troja. 

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