Crisi idrica nell’agrigentino, il Codacons: “Una nave dissalatrice sul mare di San Leone”
La proposta del Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali Giuseppe Di Rosa.
“Nei mesi scorsi, abbiamo lanciato un grido d’allarme attraverso la Consulta degli Utenti, esprimendo gravi preoccupazioni sulla gestione del servizio pubblico essenziale, che è peggiorato rispetto alle precedenti gestioni, con gravi ricadute sull’utenza, sui comuni e sull’ambiente. Oggi, alcuni comuni della provincia versano in condizioni drammatiche per la grave carenza idrica, con turnazioni di distribuzione che superano la settimana. La situazione è causata non solo dalla vetustà delle reti idriche, ma anche dall’incapacità tecnica del gestore di ottimizzare le proprie fonti idriche, con un debito verso Siciliacque che ammonta a circa 20 milioni di euro, destinato a gravare ulteriormente sugli utenti.
Una proposta innovativa potrebbe essere una Nave Dissalatrice posizionata sul mare di San Leone e collegata alla condotta idrica della città. Questa soluzione potrebbe risolvere rapidamente uno dei problemi più critici per la comunità, garantendo l’approvvigionamento idrico in tempi brevi”. Questa la proposta del Codacons con il Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali
Giuseppe Di Rosa.
“Perché non sono state proposte soluzioni urgenti e concrete per risolvere problemi fondamentali come l’approvvigionamento idrico? I cittadini, che avevano sperato in una gestione pubblica del servizio idrico, si trovano oggi con un servizio peggiore e costi maggiori rispetto al passato.Facciamo appello ai sindaci della provincia, che costituiscono l’ATI e che hanno i propri rappresentanti in AICA: illustri sindaci, se ci siete, battete un colpo! Informate i cittadini di quanto sta accadendo, delle reali motivazioni e degli interventi che state ponendo in essere per evitare gravi problematiche igienico-sanitarie. Chiediamo Risposte Concrete”, continua nella nota Di Rosa. “Il Consiglio di Amministrazione di AICA, insieme all’Assessore regionale competente in materia di risorse idriche, deve comunicare quali sono gli intendimenti del gestore, i tempi e le risorse con cui intende affrontare la problematica. Rivolgiamo ancora una volta il nostro appello a S.E. il Prefetto di Agrigento, affinché continui a riservare la massima attenzione alle dinamiche gestionali di AICA.”