Una giornata di festa per il quotidiano La Sicilia che compie 79 anni. Il compleanno è stato festeggiato ad Agrigento, nella meravigliosa cornice del museo archeologico regionale Pietro Griffo. Presenti molti dei giornalisti che hanno scritto nella citta dei templi pagine e pagine di storia contemporanea. Dalle vecchie penne ai collaboratori digitali, un’informazione quella della “La Sicilia” che si è adattata ai tempi, dal cartaceo passando al digitale, puntando sempre ad un’informazione che mantiene il rapporto con il territorio raccontando la verità. Hanno fatto da padroni di casa l’editore Domenico Ciancio, il direttore Antonello Piraneo e il capo della redazione di Agrigento Dario Broccio.

“L’ambizione è sempre la stessa, essere la voce dell’Isola”, dichiara Antonello Piraneo direttore del quotidiano. “Essere La Sicilia per la Sicilia: la nostra vocazione è già nel nostro nome. Oggi è un compleanno per noi ma soprattutto una festa della comunità dei lettori, un’occasione ulteriore di confronto, di dibattito, e lo abbiamo fatto proprio nella Valle dei Templi, luogo di tutti i siciliani, perché ci proiettiamo già verso il 2025,  anno che coincide con l’ottantesimo de La Sicilia e con “Agrigento capitale della cultura”, ha concluso il direttore.

L’evento è stato anche un’occasione per parlare di informazione, cultura, turismo e di sviluppo del territorio con politica, istituzione, imprese e mondo accademico; tra gli altri ha partecipato anche il presidente della Regione Renato Schifani.

“Festeggiamo ad Agrigento perchè crediamo che sia la culla della civiltà siciliana. Siamo pronti ad ogni sfida, in questi 79 anni abbiamo visto tanti cambiamenti, ma siamo felici di superare le difficoltà. Ci crediamo e crediamo nell’ottimo lavoro della nostra squadra”, ha detto Domenico Ciancio Sanfilippo editore de “La Sicilia”.

Dario Broccio ha rimarcato l’importanza dell’odierna manifestazione in un giorno che considera speciale come speciale è stata la città, Agrigento, che ha fatto da cornice ad un evento così importante.