La salute dei lavoratori vista dai medici di Medicina generale e dagli specialisti in Medicina del lavoro
L’adozione di stili di vita sani, rimane il punto cardine anche per la salute dei cittadini-lavoratori
La salute del cittadino al centro delle “Giornate siculo-calabre di Medicina del lavoro” durante le quali, stamattina, nella sede dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (Omceo) di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella, è stato approfondito il tema della “Gestione del paziente/lavoratore affetto da malattie croniche non trasmissibili, rapporto tra medico di Medicina generale e medico competente”.
Un tema che interessa la stragrande maggioranza dei cittadini la cui salute è ritenuta “molto importante dall’Ordine dei medici – afferma Santo Pitruzzella – Riteniamo, infatti, che sia essenziale il rapporto tra i medici di Medicina generale e gli specialisti in Medicina del lavoro. E questo è fondamentale al rilascio dell’idoneità per determinati tipi di lavoro basata sui suggerimenti per le patologie di cui si è affetti, ad esempio ipertensione e diabete, da parte del medico di famiglia. Il nostro Ordine ha a cuore la salute dei cittadini che, tra l’altro, è la nostra mission”
E a ribadire l’importanza della collaborazione “tra medico competente e medico di medicina generale” è Antonino Fileccia, responsabile di Sorveglianza sanitaria all’Asp di Agrigento che prosegue “è il professionista che conosce il lavoratore quindi, per qualsiasi problematica evidentemente legata alla salute, il medico del lavoro si interfaccia con il medico di Medicina generale tracciando i percorsi diagnostici e terapeutici nell’interesse del lavoratore”.
“L’incontro di oggi – aggiunge Ermanno Vitale, professore associato di Medicina del lavoro all’Università di Enna e direttore di Spresal all’Asp di Enna – pone l’attenzione sulle malattie croniche non trasmissibili, sul ruolo e rapporto sinergico tra il medico competente quello di Medicina generale a tutela del paziente lavoratore”.
Ecco, dunque, come entrambi i professionisti, seppur svolgenti un aspetto diverso della stessa professione, “hanno l’obiettivo comune – dichiara Cettina Fenga, direttrice della Scuola di specializzazione in Medicina del lavoro all’Università di Messina – di tutelare la salute del paziente cittadino-lavoratore e, insieme tutelano la salute della persona”.
La salute, non soltanto per i pazienti-lavoratori, comincia dall’adozione di uno stile di vita sano. A sottolinearne l’importanza è Nando Rapisarda, presidente della sezione siculo-calabra della Siml e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina del lavoro all’Università di Catania: “Le persone, per lavorare in sicurezza, devono mantenersi in salute – dettaglia – ed evitare i fattori di rischio, ad esempio obesità, fumo, alcol, che incidono sul benessere della persona rendendola più suscettibile anche nell’ambiente di lavoro. E non ci riferiamo soltanto alla salute degli ambienti di lavoro ma anche alla salute dei cittadini che sono anche lavoratori”.


