L’aiuola della via Gioeni abbandonata, Cavaleri: “non è erba alta, è la sconfitta della Cultura”
La nota di una degli esponenti del comitato della via Gioeni
“Non chiamatela solo erba alta: questa è la Sconfitta della Cultura”, questo il commento di Giovanna Cavaleri del comitato della Via Gioeni guardando l’aiuola che hanno adottato ritornata nel degrado “per colpa dell’amministrazione che non interviene. E mi sono chiesta, dice Cavaleri, ancora una volta: cosa c’entra tutto questo con la Cultura? C’entra eccome, perché il termine “Cultura” non è nato per parlare di musei o concerti. Cultura = Coltivare; Il termine deriva dal latino colĕre, che significa proprio coltivare, curare, abitare.
Si parlava di cultura agri: la cura dei campi.
Si è poi evoluta in cultura animi: la cura e lo sviluppo dell’animo e dell’intelletto. La nostra aiuola, oggi abbandonata, è la dimostrazione che l’amministrazione ha perso il significato originario e più fondamentale della parola: la Cultura come pratica del prendersi cura. Quando l’istituzione spende milioni per celebrare la “Cultura Alta” (i grandi eventi) ma fallisce nel compito basilare di coltivare e curare gli spazi della vita quotidiana, come l’aiuola sotto casa, dimostra di non aver compreso nulla: Non c’è vera Cultura se non c’è Cura”, prosegue nella sua riflessione Cavaleri esponente del Comitato della via Gioeni. “Il decoro urbano non è un optional estetico; è la manifestazione concreta di una civiltà che coltiva il rispetto per i suoi luoghi e i suoi cittadini. Vedere il nostro piccolo sforzo civico vanificato dall’inerzia politica è la prova che questa fondamentale “Cultura del Cura” è tragicamente assente.”




