“Medaglia d’onore” al Colonnello pilota di elicotteri dell’Esercito Carlo Calcagni
A consegnare il riconoscimento è stato il Presidente provinciale dell’UNMS, Arturo Tortorici.
– L’Unione Nazionale Mutilati per Servizio, sezione di Agrigento, ha conferito una “medaglia d’onore” al Colonnello pilota di elicotteri dell’Esercito Carlo Calcagni, divenuto “uomo simbolo” dei militari divenuti invalidi a causa delle intossicazioni da metalli pesanti durante le missioni di pace in Bosnia erzegovina nel 1996.
A consegnare il riconoscimento è stato il Presidente provinciale dell’UNMS, Arturo Tortorici. La medaglia è stata ritirato da uno dei più stretti collaboratori del Colonnello: il sottufficiale della Marina militare Gerlando Navarra, agrigentino di 48 anni (attualmente adibito a compiti civili), fondatore del movimento “Dalla divisa alla pensione” che già da tempo si batte per la tutela dei militari infortunatisi o rimaste vittime per cause di servizio.
Carlo Calcagni, Ufficiale elicotterista dell’ Esercito Italiano e paracadutista della Folgore, durante una missione di pace in Bosnia erzegovina nel 1996 dove era stato assegnato al soccorso medico-sanitario di civili e militari, ha subito una gravissima intossicazione da metalli pesanti.
In seguito a questa lenta contaminazione il suo organismo si è ammalato in maniera irreversibile, fino al punto di modificare anche il patrimonio genetico, con conseguenze devastanti e invalidità permanente: nel suo corpo, infatti, sono stati trovati ben 28 “metalli pesanti”
Le patologie di cui soffre che sono, tra le altre, cardiopatia, mielodisplasia, Morbo di Parkinson e sensibilità chimica multipla, lo costringono ad affrontare estenuanti terapie quotidiane, come 300 compresse, quattro ore di flebo, sette iniezioni, sedute di ossigenoterapia, sauna e lettino a infrarossi.
Nel 2014 ha inizio la sua collaborazione con il Comitato Italiano Paraolimpico, che gli consente di ottenere ottimi posizionamenti montando biciclette normali.
A causa di una successiva forma di sclerosi multipla, è stato però costretto a optare per un triciclo progettato appositamente per pazienti affetti da queste specifiche patologie