Catania

Aggredisce e offende la compagna davanti i figli, arrestato 

Al culmine dell’ennesima lite con la compagna, aggredita per motivi di gelosia e insultata davanti ai figli, entrambi minorenni

Pubblicato 31 minuti fa

Un pregiudicato catanese di 26 anni è stato arrestato al culmine dell’ennesima lite con la compagna, aggredita per motivi di gelosia e insultata davanti ai figli, entrambi minorenni. L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha scongiurato conseguenze ben più gravi per la donna, una 24enne, dopo la richiesta d’aiuto pervenuta attraverso il Numero Unico di Emergenza 112. 

I poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania hanno raggiunto il luogo della lite, nel quartiere Librino, dove, in strada, hanno trovato i due conviventi impegnati in una furiosa discussione. Nonostante la presenza della Polizia, i due hanno continuato a scambiarsi reciproci insulti fino a quando i poliziotti sono riusciti a riportare la calma, notando la presenza di diverse ecchimosi in entrambe le braccia, riconducibili, secondo quanto riferito dalla donna, alle aggressioni fisiche perpetrate dal convivente. Nel frattempo, l’uomo ha proferito pesanti offese nei confronti della compagna, davanti agli occhi dei figli della coppia. 

Da qui la reazione decisa della donna che, approfittando della presenza dei poliziotti, ha scelto per la prima volta di denunciare per maltrattamenti il compagno.

Secondo quanto riferito dalla donna ai poliziotti, negli ultimi due anni, l’uomo l’avrebbe più volte offesa, minacciata e picchiata. Soltanto negli ultimi giorni, sarebbe stata aggredita e ingiuriata in più occasioni e, per questa ragione, la vittima aveva ritenuto abbandonare la casa dove viveva per recarsi nell’abitazione della nonna materna, insieme ai figli. Per paura di possibili violente ritorsioni nei suoi confronti e nei riguardi dei figli, la donna non si era rivolta alle forze dell’ordine e non aveva fatto ricorso neppure alle cure mediche.

Alla luce dei fatti, l’uomo è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ore e fino a condanna definitiva e, su disposizione del PM di turno, è stato condotto in carcere in attesa del giudizio di convalida dinanzi al Giudice.

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