Agrigento

Migranti: viaggi di lusso da Tunisia, arrestato ad Agrigento, un trafficante

Il prefetto crea il Consiglio territoriale che avrà sezione minori e lavoro mentre a Lampedusa sbarcano in 43 tra cui 3 donne e 2 minori

Pubblicato 1 mese fa

È stato rintracciato e arrestato ad Agrigento uno degli indagati – il tunisino 35enne Kabil Ghribi – della maxi operazione della Dda di Palermo dello scorso 21 febbraio. Dodici i destinatari di provvedimenti di fermo siglati dal Gip del tribunale di Palermo Walter Turtorici. L’inchiesta portò alla luce un’organizzazione criminale che organizzava viaggi di lusso su gommoni super veloci, per i quali si pagava anche 6mila euro, dalla Tunisia alle coste di Marsala. Ad eseguire i fermi, il 21 febbraio scorso, furono i poliziotti della Squadra mobile di Palermo e di Trapani e il personale del Servizio centrale operativo. Uno dei sei tunisini, tutti residenti in Sicilia, ritenuti presunti scafisti di questi viaggi vip, non venne trovato subito. Il 35enne Kabil Ghribi è stato rintracciato nei giorni scorsi ad Agrigento dai poliziotti della Squadra mobile della città dei Templi che lo hanno portato al carcere Pasquale Di Lorenzo.

Intanto, si registra uno sbarco di migranti a Lampedusa nel giorno di Pasqua, nonostante il mare mosso. In 43, fra cui tre donne e due minori, sono stati soccorsi dalla capitaneria di porto al largo dell’isola mentre viaggiavano su un barchino lungo sette metri. Il gruppo è stato trasbordato su una motovedetta ed è stato portato fino a Lampedusa. Ai soccorritori i migranti hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato mille dinari tunisini per la traversata. Sono originari di Gambia, Guinea Conakry, Guinea Biassu, Mali, Senegal e Mauritania. La partenza è  avvenuta alle 23 di giovedì. I 43 sono stati portati all’hotspot dove ci sono adesso 86 ospiti.

Infine va detto che il prefetto di Agrigento Filippo Romano ha creato le sezioni “minori” e “lavoro” all’interno del Consiglio territoriale per l’immigrazione. La prima avrà il compito di monitorare le presenze e le esigenze dei minori stranieri non accompagnati ospitati nelle strutture d’accoglienza della provincia. La sezione lavoro dovrà, invece, rispondere alle esigenze connesse alle procedure per la programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari e monitorare le loro condizioni di lavoro. Il prefetto ha disposto anche la creazione, sempre all’interno del Consiglio territoriale, di 6 tavoli tecnico-tematici che si occuperanno di accoglienza, vulnerabilità, minori stranieri non accompagnati, caporalato, integrazione-educazione-formazione professionale e lavoro e dialogo intercomunitario. L’obiettivo è consentire l’esame congiunto e il raccordo operativo su problematiche specifiche espresse dal territorio. Ognuno dei “tavoli” sarà coordinato da un dirigente della prefettura.

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