Polizia municipale, agente “sceriffo” tolto dalla strada: scoppia la polemica
Qualcuno parla di scelta politica, ma l'atto in sè è di natura gestionale: c'è chi potrebbe chiedere chiarezza in aula Sollano
Per la sua intensa attività professionale nel controllo delle attività commerciali e, più in generale, per individuare auto che violano il Codice della strada, è stato ribattezzato “lo sceriffo”. E’ in servizio ad Agrigento da pochi mesi, dopo un’esperienza professionale vissuta al Nord, ma tutti – cittadini da un canto, colleghi dall’altro – ne hanno potuto apprezzare (o subire) il rigore nello svolgimento del proprio lavoro.
A sua firma ci sono numerosi verbali ad auto in sosta vietata, ma anche e soprattutto ad attività commerciali che non rispettavano le regole. L’ultimo pochi giorni fa in pieno centro, con conseguente provvedimento di chiusura che però, chi vive quelle zone durante la settimana, dice che non sembrava proprio fosse stato rispettato.
Insomma, un operatore di Polizia locale che, teoricamente, quanto più resta per strada a far rispettare la legge tanto meglio dovrebbe essere per un’amministrazione comunale. E invece no.
Accade infatti che, dall’oggi al domani lo “sceriffo” si veda costretto a riporre stelletta di latta e sella del “cavallo” su una scrivania per iniziare il proprio lavoro in ufficio. Il motivo della disposizione di servizio attiva già da venerdì scorsa non è stato comunicato. Esigenze di servizio, pare, tra l’altro in un momento in cui il Comune ha deciso di rinnovare praticamente tutto il settore del Suap, alle porte del periodo di preparazione al Natale.
La questione però fa già discutere e nei corridoi di Palazzo dei Giganti c’è chi sarebbe pronto a scendere in campo contro una scelta che, si sussurra – senza prove – che sia di natura principalmente politica.
Grandangoloagrigento.it ha chiesto all’assessore alle Attività Produttive Carmelo Cantone se fosse a conoscenza di questo spostamento di personale, e ha risposto semplicemente che non gli risultava. Adesso che lo sta scoprendo dal nostro giornale, potrà se vuole chiedere chiarimenti per una scelta che è chiaramente e unicamente gestionale.
Resta l’amaro (di certo non il dubbio) di aver tolto dalla strada un operatore che aveva dimostrato la propria produttività e il suo rigore professionale in un Corpo che conta su un numero assolutamente insufficiente di agenti rispetto alle necessità della città.
Con il sollievo, forse, di chi si era visto affibbiare qualche verbale.


