Poliziotti aggrediti a Canicattì, Mp: “atto intollerabile”
La nota del sindacato Mp a margine dell'aggressione che si è consumata ai danni di due poliziotti presso l'ospedale di Canicattì
“L’episodio avvenuto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Canicattì, Agrigento, sottolinea una aggressività da parte di persone dedite al crimine che non ha precedenti. Gli ospedali devono avere le forze di Polizia strutturati al proprio interno, ma a questo occorre aggiungere una presenza maggiore di personale ospedaliero ai pronti soccorsi, in modo tale da non creare quelle lunghe attese nei confronti dei cittadini prima di essere visitati, motivo, quasi sempre, all’origine di disordine, per il quale, taluni, con indole aggressiva e priva del senso civico manifestano la loro attitudine alla pura violenza contro cose e persone, comprese le Forze di Polizia. Ci auguriamo che per questo tipo di reato venga applicato il massimo del rigore, in modo tale che i nostri sforzi e le nostre ferite non siano vane”, cosi Antonino Alletto Segretario Generale M.P..
Fanni eco le parole di Alfonso Imbrò Segretario Generale Provinciale che dichiara: “siamo preoccupati per la spavalderia ed aggressività che alcuni malavitosi mettono in atto alla vista degli Operatori di Polizia nelle nostre città, incuranti delle conseguenze legali che dai loro comportamenti criminali possono originare, mostrando quel fastidioso e inaccettabile senso di impunità. Ribadiremo al nostro Questore, particolarmente sensibile all’ordine ed alla sicurezza pubblica del nostro territorio e all’incolumità del personale preposto al controllo del territorio, di farsi portavoce autorevole per un concreto potenziamento del personale nella Provincia di Agrigento, in modo tale da potenziare i cinque Commissariati della Polizia di Stato ed in particolare in quei Presidi che tra pensionamenti e trasferimenti avvenuti nel tempo risultano depotenziati, al punto tale da non poter assicurare la presenza costante delle nostre volanti. Ai nostri colleghi auspichiamo immediata e rapida guarigione”.