Agrigento

Rosa e Giuseppe sono morti tenendosi per mano

Il Gip Provenzano ricostruisce gli ultimi minuti di vita dei coniugi di Racalmuto

Pubblicato 1 anno fa

“Un ultimo struggente contatto” tra marito e moglie consapevoli di morire da lì a poco.

Ricostruisce così il Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano nel provvedimento di convalida del fermo a carico di Salvatore Sedita,  gli ultimi momenti di vita di Rosa Sardo e Giuseppe Sedita, vittime della violenza disumana del figlio che li ha assassinati a colpi di mannaia.

Scrive il Gip: “L’indagato ha descritto con esattezza e precisione le fasi della sua azione criminosa.

Ha dichiarato che si era svegliato presto ed era uscito di casa, dove poi era tomato nella metà mattina, intorno alle 10,30, si era chiuso nella sua stanza da cui è uscito intorno alle 15,00, seppure poi parla delle 13,30, era entrato in cucina dove c’erano i suoi genitori e si è avventato nei confronti prima della madre, colpendola con la mannaia dietro il collo. La madre era rimasta viva, si era girata ma veniva ulteriormente colpita, mentre lui cominciava a colpire poi il padre che cercava di difendersi impugnando una bottiglia che veniva però tranciata dai colpi di mannaia sferrati, finché i due, colpiti a morte, cadevano a breve distanza l’uno di fronte all’altro, mentre lui continuava ad infierire sui corpi immobili, lasciandoli in un ultimo struggente contatto in cui gli stessi morenti si tenevano per mano.

In sede di interrogatorio l’indagato ha mostrato diversi elementi che ne tratteggiavano una certa instabilità mentale. In primo luogo ha dichiarato che i due soggetti da lui uccisi non fossero il padre e la madre di lui, ma Sardo Rosa era una strega e Sedita Giuseppe era un demonio, i quali avevano assunto le sembianze dei suoi genitori, premorti, per ingannarlo

Ha dichiarato che costoro gli avevano detto che doveva andare via da casa, ma che lui non voleva andarsene, e che lui aveva perso il lavoro da qualche anno.

Durante l’interrogatorio ha assunto, a volte, delle espressioni strane, ha fatto dichiarazioni a volte in contrasto cronologico con le cose già dette, e non e apparso, in genere, in pieno possesso delle sue facoltà mentali, anzi è apparso decisamente disturbato psicologicamente e mentalmente.

Ciò posto, appare allo stato evidente che i fatti contestati in rubrica sono addebitabili al Sedita Salvatore Gioacchino”.

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