Scuole accessibili a disabili, Agrigento in fondo alla classifica
E' quanto emerge dalla Rilevazione Istat sulle Misure del Benessere
Solo 32,6 edifici scolastici su 100, da quelli dell’infanzia fino alle secondarie di secondo grado, sono completamente privi di barriere fisiche e quindi pienamente accessibili ai disabili motori. E’ quanto emerge dalla Rilevazione Istat sulle Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori appena pubblicato secondo la quale “meno di una scuola su tre, possiede ascensori, bagni, porte e scale a norma, e dispone, nel caso sia necessario, di rampe esterne e/o servoscala. Le differenze territoriali sono ampie, nonostante l’accessibilita’ degli edifici scolastici sia regolata da disposizioni legislative che tutelano il diritto all’istruzione e all’inclusione sociale. Nel Nord la quota di scuole accessibili sfiora il 38% contro il 27,4% del Mezzogiorno. Tra le province, il valore piu’ alto si riscontra ad Aosta (63,2%), il minimo ad Agrigento (18%).
Le scuole accessibili sono circa la meta’ del totale nelle province di Bergamo, Macerata, Cremona e Rieti. Quasi tutte le province del Nord superano o approssimano la media nazionale ad eccezione di Belluno (22%), Trieste (21,1%) e Piacenza (26,8%) per il Nord-est, e di Verbano-Cusio-Ossola (21,9%), Genova (22,4%), Imperia (23,3%) e La Spezia (19,9) per il Nord-ovest. La penalizzazione del Mezzogiorno e’ netta. Nel gruppo delle 15 province piu’ svantaggiate, dove meno di una scuola su quattro e’ totalmente accessibile, se ne contano 10 del Sud e delle Isole. Si osservano anche differenze significative tra le province di una stessa regione, come ad esempio tra Udine (45,3) e Trieste (21,1) in Friuli Venezia Giulia o tra Macerata (52,4) e Pesaro e Urbino (28,8) nelle Marche.