Villette sequestrate a San Leone nel 2013, Legambiente: “Perchè mai confiscate?”
L'obiettivo è ottenere l'accesso agli atti abilitativi ed edilizi degli immobili situati a San Leone, in Viale delle Dune, precedentemente sequestrati
Il presidente di Legambiente Sicilia, Daniele Gucciardo, annuncia che a seguito della delibera del consiglio direttivo, l’associazione ha inviato una richiesta formale al dirigente del settore V del Comune di Agrigento. L’obiettivo è ottenere l’accesso agli atti abilitativi ed edilizi degli immobili situati a San Leone, in Viale delle Dune, precedentemente sequestrati.
Gli edifici in questione, otto villette, erano stati posti sotto sequestro nel 2013 nell’ambito delle indagini del processo “Self Service 2”, i cui reati sono successivamente caduti in prescrizione. L’indagine era partita da una segnalazione della squadra anti-abusivismo edilizio della Polizia Municipale, che aveva individuato le costruzioni su un terreno con vincoli specifici: una parte era destinata a parcheggio pubblico e l’altra a parco territoriale (zona G2), ed era privo delle necessarie opere di urbanizzazione.
La Procura della Repubblica di Agrigento, attraverso il proprio consulente tecnico, aveva confermato le irregolarità, sottolineando che le villette erano state costruite in violazione degli strumenti urbanistici e delle leggi regionali e statali.
Legambiente chiede l’accesso a questa documentazione per capire, al di là della prescrizione dei reati, perché non sia stata disposta la confisca dei terreni e delle opere abusive e come sia stato possibile che si sia consentito il completamento degli immobili.