Abusi sessuali sulla figlia, 7 anni e 10 mesi di carcere a netturbino di Favara
Condannati per favoreggiamento anche la moglie e due cognati dell’imputato per averlo aiutato ad eludere le indagini
Sette anni e dieci mesi di reclusione per avere abusato sessualmente della figlia. La terza sezione della Corte di appello di Palermo ha condannato un cinquantottenne netturbino di Favara per i reati di violenza sessuale e lesioni aggravate ai danni della congiunta. Il collegio presieduto dal giudice Fabio Gulotta ha confermato, dunque, la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Agrigento nel settembre 2023.
La Corte ha altresì condannato a sei mesi di reclusione tre parenti del principale imputato – la moglie e due cognati – per favoreggiamento. Secondo quanto accertato, infatti, avrebbero mentito ai pm in fase di indagine aiutando così il netturbino ad eludere le investigazioni. La vicenda risale al 2017. Secondo l’accusa, che ha trovato riscontro sia nel primo che nel secondo grado di giudizio, il 58enne avrebbe colpito la figlia con calci e pugni con l’intenzione di abusare di lei.
Tra gli episodi contestati anche quello di aver puntato una pistola all’indirizzo della ragazza. Il favarese venne arrestato nel 2019 salvo poi essere scarcerato in seguito alla decorrenza dei termini della custodia cautelare. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Cusumano e Davide Casà. La persona offesa si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Valentina Fiorilli.


