Agrigento

Agrigento, Ministro Provenzano: “Non ho paura della protesta sociale, io la chiedo”

A babbo morto o forse moribondo (il Mezzogiorno d’Italia) ecco finalmente arrivare ad Agrigento e in Sicilia un Ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano. Uscito dalle file del PD e onosciuto soprattutto dal popolo del Pd in occasione dei convegni organizzati dall’Associazione Demos con le sue disincantate analisi socioeconomiche  del Sud d’Italia. Restò famosa quella […]

Pubblicato 4 anni fa

A babbo morto o forse moribondo (il Mezzogiorno d’Italia) ecco finalmente arrivare ad Agrigento e in Sicilia un Ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano. Uscito dalle file del PD e onosciuto soprattutto dal popolo del Pd in occasione dei convegni organizzati dall’Associazione Demos con le sue disincantate analisi socioeconomiche  del Sud d’Italia.

Restò famosa quella battuta rivolta qualche anno fa a Matteo Renzi:” Tu dici che abbiamo il Sud ma poi che te ne fai?”. Accolto dal segretario provinciale Giovanna Iacono e dal segretario cittadino dimissionario, Silvia Licata, il ministro Provenzano  prima ascolta il cahier de doleance  sollecitato dagli intervenuti  e poi si lascia andare ad un breve ma compiuto e decisivo discorso sulle sorti del sud e dello stesso Partito Democratico che a parer suo “non è forse mai nato in Sicilia”, facendo così eco a Silvia Licata che nel suo saluto aveva detto “siamo scomparsi, perfino dalle periferie”.  Altri interventi concreti sono stati quelli del sindaco di Sambuca di Sicilia e dell’assessore empedoclino Conigliaro che vorrebbe gli stati generali per la cosiddetta zona industriale di Porto Empedocle mentre Paolo Cilona chiede che si vada a fondo nella restituzione da parte della Regione  di 35 milioni di euro che dovevano servire per l’aeroporto  e l’imprenditore Di Betta che fa notare certi errori legislativi  riguardanti i trasporti che occorrerebbe correggere.

“Non ho paura della protesta sociale– ha detto quasi con veemenza il ministro—io la chiedo” E poi rivolgendosi ai dirigenti e ai convenuti:”Costruiamo questo Partito democratico in Sicilia . Partito che forse non è mai nato in Sicilia. Mettiamoci in una prospettiva di sviluppo dell’isola, sul come informiamo la Regione Siciliana. Avete visto il giudizio di ieri della corte dei Conti, è un giudizio drammatico. Il governo nazionale ci rifletterà per non far ricadere tutto questo sulla pelle dei lavoratori. Negli ultimi vent’anni sapete benissimo come era difficile parlare del Sud in tutti i partiti nazionali e anche nel PD. Adesso comincia ad esserci una nuova sensibilità e l’obiettivo che noi abbiamo è la lotta alle disuguaglianze e mai come in Italia le disuguaglianze sono territoriali. E ‘ una battaglia che non abbiamo ancora vinto ed è una battaglia difficile. Costruiamo quindi questo Partito Democratico in Sicilia che, ripeto,  forse non è mai nato”.

Il ministro Provenzano ad Agrigento, il suo intervento

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