Agrigento

Agrigento, sottrae 300 mila euro ai clienti e li gioca a Gratta&Vinci, il perito: “Era un bisogno irrefrenabile”

“Era un bisogno irrefrenabile al gioco che ha creato una dipendenza patologica che ha compromesso non tanto la capacità di intendere quanto quella del volere paragonabile a quella da alcool o droga”.  E’ stato sentito questa mattina, davanti al giudice per l’udienza preliminare Stefano Zammuto, Eugenio Aguglia, professore ordinario dell’Università degli Studi di Catania chiamato […]

Pubblicato 5 anni fa

Era un bisogno irrefrenabile al gioco che ha creato una dipendenza patologica che ha compromesso non tanto la capacità di intendere quanto quella del volere paragonabile a quella da alcool o droga”.

 E’ stato sentito questa mattina, davanti al giudice per l’udienza preliminare Stefano Zammuto, Eugenio Aguglia, professore ordinario dell’Università degli Studi di Catania chiamato dalla difesa, nell’ambito del processo a carico di Salvatore Cardinale, ex direttore delle Poste di Agrigento, accusato di essersi appropriato di 300 mila euro mediante prelievi effettuati sui libretti giudiziari in custodia a Poste italiane. 

La difesa del 55enne, rappresentata dagli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, aveva chiesto il giudizio con rito abbreviato condizionato all’audizione del prof. Aguglia che  ha descritto una dipendenza patologica che ha compromesso la capacità di volere dell’ex direttore delle poste. Di parere diametralmente opposto il consulente del Tribunale, la psichiatra Cristina Camilleri, che aveva descritto il 55enne affetto da patologia da gioco ma perfettamente in grado di intendere e volere. L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore della Repubblica Cecilia Bavarelli.

Si torna in aula il 17 luglio per le conclusioni. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *