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Auto bruciate a Canicattì: 43enne confessa, denunciato anche il complice (ft e vd)

Si chiude in meno di ventiquattro ore il caso sugli incendi che nella serata di ieri hanno distrutto contemporaneamente diverse automobili a Canicattì provocando non poche preoccupazioni all’intera comunità. Gli investigatori, al culmine di un’attività investigativa, hanno denunciato Leonardo Capizzi, 43 anni, pregiudicato canicattinese. Lo stesso, messo alle strette, avrebbe anche confessato di essere l’autore […]

Pubblicato 4 anni fa

Si chiude in meno di ventiquattro ore il caso sugli incendi che nella serata di ieri hanno distrutto contemporaneamente diverse automobili a Canicattì provocando non poche preoccupazioni all’intera comunità. Gli investigatori, al culmine di un’attività investigativa, hanno denunciato Leonardo Capizzi, 43 anni, pregiudicato canicattinese.

Lo stesso, messo alle strette, avrebbe anche confessato di essere l’autore dell’insano gesto indicando quali motivazioni vendette personali alimentati da uno stato di ubriachezza. Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Russo, hanno fatto di più: sono riusciti ad identificare anche una seconda persona, stretto parente del 43enne, denunciandolo a piede libero. Capizzi è un soggetto noto alle forze dell’ordine e in un passato piuttosto recente si sarebbe anche reso protagonista di un tentativo di estorsione nei confronti di un medico di Ravanusa.

L’indagine è stata condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vicequestore Giovanni Minardi, dai poliziotti del locale commissariato, agli ordini di Cesare Castelli, e dai carabinieri della compagnia agli ordini del capitano Luigi Pacifico. Il procuratore capo, Luigi Patronaggio, ha ringraziato le forze di polizia operanti e i vigili del fuoco “per il loro tempestivo intervento che ha ridato in breve tempo serenita’ alla comunita’ canicattinese”.

Le auto bruciate a Canicattì

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