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Campobello di Licata, cocaina e 13000 euro in contanti: arrestati padre e figlio

Blitz nella notte a Campobello di Licata dove i carabinieri della locale stazione, guidati dal comandante Vitobello, hanno arrestato padre e figlio trovati in possesso di 700g di cocaina e ben tredici mila euro in contanti. In manette sono finiti Salvatore Termini, 64 anni, ed il figlio Calogero, 30 anni. Il più grande dei Termini […]

Pubblicato 4 anni fa

Blitz nella notte a Campobello di Licata dove i carabinieri della locale stazione, guidati dal comandante Vitobello, hanno arrestato padre e figlio trovati in possesso di 700g di cocaina e ben tredici mila euro in contanti. In manette sono finiti Salvatore Termini, 64 anni, ed il figlio Calogero, 30 anni.

Il più grande dei Termini era già stato coinvolto nel 2011 in una operazione antidroga – denominata “Last Trip” –  coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che aveva sgominata una organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra le province di Palermo e Agrigento.

L’attenzione
i Carabinieri della Stazione è stata attirata dai movimenti di due uomini in
una casa del centro del paese. I militari, decidendo di capire cosa stesse
accadendo, si sono avvicinati per eseguire una perquisizione. Una volta entrati,
hanno trovato un uomo di 30 anni che, con aria nervosa e circospetta, stava
cercando di distrarre i Carabinieri e di impedire loro di accedere all’ interno
di casa.

Allontanato
il giovane, i militari si sono mossi per le stanze dell’abitazione, dove
avevano visto dileguarsi il padre del ragazzo, un uomo di 63 anni, che stava
entrando in camera da letto con un sacco di plastica in mano. Immediatamente, i
Carabinieri hanno bloccato il padre prima che riuscisse a liberarsi del
prezioso contenuto della busta o che potesse nasconderlo. Dentro, infatti,
c’erano circa 700 g di cocaina purissima e nella stanza i due avevano nascosto
tutto l’occorrente per preparare le dosi: sostanze da taglio, bilancini di
precisione e una grande somma di denaro, circa 13.000 euro, ritenuta provento
dell’attività di spaccio. Per i due uomini, padre e figlio, sono scattate le
manette e dovranno ora rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria del reato di
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Lo stupefacente
sequestrato avrebbe fruttato circa 50.000 € di guadagno.

La richiesta di cattura è stata avanzata dalla Procura di Agrigento con il fascicolo d’inchiesta nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica Paola Vetro. Il provvedimento di cattura è stato firmato dal giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella.

I due indagati sono difesi dagli avvocati Angela Porcello e Salvatore Manganello. 

Domani a mezzogiorno udienza di convalida che si terrà in carcere con la presenza dei difensori che sono stati già autorizzati dal Gip.

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