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Canicattì, lettera anonima con minacce e insulti al sindaco: indagini

Una lettera anonima gravida di insulti, offese e minacce è stata recapitata al sindaco di Canicattì

Pubblicato 2 anni fa

Una lettera anonima gravida di insulti, offese e minacce è stata recapitata al sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo. Il primo cittadino si è recato dai carabinieri della locale Compagnia e ha consegnato la missiva.

Al via le indagini dei militari dell’Arma che, come prima cosa, hanno sentito proprio il sindaco. Accertamenti verranno fatti sulla lettera per cercare di risalire all’identità di chi l’ha inviata.

Il contenuto della missiva fa riferimento ai problemi della città e prosegue con svariati insulti al primo cittadino: “Buche, tombini otturati, furti e rapine. Fogna tu e chi ti ha votato” oppure “Carcarazzo ridicolo” e, ancora, “Sparisci”.

Il sindaco Corbo dal canto suo si dice sereno e pronto a continuare a lavorare per l’interesse della città; nelle scorse settimane il primo cittadino ha firmato un protocollo con la Prefettura di Agrigento e le forze dell’ordine per la tutela e la sicurezza.

Messaggi di solidarietà

Il Segretario cittadino Gero Drago , unitamente ai Consiglieri Comunali Daniela Marchese Ragona e Giuseppe Lalicata, ai componenti dei Consiglio Direttivo di Fratelli d’Italia Canicattì esprime solidarietà e vicinanza morale  al Sindaco Vincenzo Corbo per il vile atto  di minacce e insulti subito . Riteniamo che la critica , l’opposizione e il confronto sulle cose che non vanno o che potrebbero essere migliorate nella nostra città debba essere sempre fatto nelle sedi opportune e con modi e atteggiamenti civili , per questo condanniamo fortemente ogni atteggiamento o metodo che nulla ha a che fare con il vivere da cittadini .

“Sono vicina al sindaco Vincenzo Corbo, con il quale sto condividendo importanti battaglie a difesa della nostra comunità, per l’odiosa lettera di minacce e insulti ricevuta. Credo però che la solidarietà non basti più: per questo scriverò al Ministro dell’Interno per chiedere interventi su base nazionale a tutela dei sindaci soprattutto per quanto riguarda i reati d’odio. Noi primi cittadini lavoriamo almeno 15  ore al giorno e siamo i bersagli quotidiani da parte degli odiatori seriali, che usano i social (e non solo) per alimentare un malcontento che poi purtroppo sfocia in gesti come questo.Continuiamo ad aver fiducia nello Stato che saprà individuare i responsabili e potrà punirli severamente come meritano”. Lo dichiara il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara.

“ Quanto accaduto non può che essere definito come un gesto vile e meschino che, siamo certi non fermerà il suo impegno politico e l’azione amministrativa a sostegno del proprio territorio, per il bene dei propri cittadini e dell’intera comunità di Canicattì. L’auspicio- concludono gli esponenti del Gal Scm- è quello che le forze dell’ordine e la magistratura facciano al più presto luce su quanto avvenuto in maniera da ridare in questo modo serenità al sindaco Corbo ed ai canicattinesi onesti”. Così il presidente del Gal Sicilia Centro Meridionale Maria Grazia Brandara , i componenti del Cda: Dario Gaglio, Rosario Marchese Ragona e Giuseppe D’Angelo, il direttore l’Architetto Olindo Terrana e l’ufficio di piano esprimono solidarietà e vicinanza al sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo per la lettera di minacce direttamente ricevuta in municipio.

“Amareggiato per questo gesto di intolleranza nei confronti di un rappresentante delle istituzioni, esprimo al Sindaco d Canicattì, che come altri opera con dedizione per risolvere i problemi del territorio provinciale, tutta la mia solidarietà. Lo invito a proseguire senza tentennamenti la sua azione amministrativa che solo poche settimane fa ha segnato un passaggio importante attraverso la sottoscrizione di un protocollo con la Prefettura di Agrigento e le forze dell’ordine per la tutela e la sicurezza”.Lo ha detto Michele Catanzaro, Deputato Regionale all’Ars del Partito Democratico, dopo aver appreso la notizia che il sindaco Corbo ha ricevuto una lettera anonima con insulti e minacce.

“Massima solidarietà e vicinanza al sindaco di Canicatti Vincenzo Corbo per il grave atto intimidatorio subito. L’ennesimo gesto contro un sindaco di questa provincia, che in pochi mesi ha collezionato aggressioni, atti intimidatori, minacce di ogni tipo contro i propri primi cittadini, che sono sempre più soli nell’affrontare le emergenze dei territori che amministrano, rischiando ogni giorno in prima persona, pagando di tasca pure quei servizi che non si è in grado di garantire pur di dare risposte ai cittadini.
Serve una risposta concreta da parte dello Stato, prima che l’unica soluzione sia per tutti noi chiudere le porte dei Comuni”. Lo dichiara il sindaco di Favara Antonio Palumbo.

“Esprimo la mia solidarietà all’amico Vincenzo Corbo, sindaco di Canicattí, per le vigliacche intimidazioni ricevute.
Lo conosco bene e sono certa che la sua azione politica non risentirà di questo brutto gesto subito”, così Giusi Savarino deputato regionale in quota Fratelli d’Italia.

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