“Falsi crediti di imposta e indebita compensazione”, al via processo per 58 imputati
Il “sistema” avrebbe permesso di azzerare debiti tributari per oltre 22 milioni di euro utilizzando in compensazione crediti fiscali inesistenti
Falsa partenza del processo a carico di 58 imputati coinvolti a vario titolo nella maxi inchiesta della Procura di Gela che ipotizza un’associazione per delinquere finalizzata all’indebita compensazione di crediti di imposta. Tra gli imputati figura anche Salvatore Sambito, 39 anni, commercialista e revisore dei conti di Palma di Montechiaro. Insieme a lui siedono sul banco degli imputati altre 57 persone. La figura centrale dell’intera vicenda sarebbe Rosario Marchese, 34 anni di Gela ma residente in Lombardia, gia coinvolto nelle delicate inchieste “Leonessa” e “Stella Cadente”.
Bisognerà ancora attendere per entrare nel vivo del dibattimento a causa di alcune mancate notifiche. La Procura di Gela ipotizza un ben consolidato sistema messo in piedi dalla presunta associazione a delinquere che avrebbe beneficiato della cancellazione dei loro debiti tributari. Il meccanismo si sarebbe bastato sulla compensazione di posizioni tributarie, alterate attraverso la presentazione di modelli di pagamento F24, che i consulenti presentavano direttamente in banca oppure attraverso i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari finanziari, mediante il versamento di un solo euro per ogni modello di pagamento, ovvero un importo minimo per evitare la presentazione del modello F24 tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Il “sistema” rodato ormai da diverso tempo avrebbe permesso all’organizzazione criminale, ramificata su tutto il territorio nazionale, di azzerare debiti tributari per oltre 22 milioni di euro, utilizzando in compensazione crediti fiscali inesistenti, riferiti ad investimenti in aree svantaggiate, di fatto mai avvenuti e, sottraendoli alle casse dello Stato. Il sistema ha permesso al gruppo di avere un ingente profitto illecito di circa 4 milioni di euro, distribuito poi ai componenti della banda sulla base di precise percentuali.
Gli imputati sono: Rosario Marchese, Gianfranco Casassa, Alberto Sessa, Roberto Edoardo Golda-Perini, Valentina Bellanti, Giuseppe Nastasi, Salvatore Sambito, Ilario Rubbio, Carlo Zanti, Claudio Bruno, Luciano Filippini, Rosario Reina, Mario Castelluccia, Cinzia Casto, Marco Lorenzini, Giuseppe Tramontana, Marcello Bresci, Silvio Sapienza, Ignazio Trubia, Giuseppe Coriale, Leonardo Schiera, Luigi Di Sazio, Andrea Calabrese, Giuseppe Torno, Luca Pansini, Vincenzo Abruzzo, Francesco Dragone, Giovanni Schifano, Antonio Santoiemma, Josè Pelasgi, Daniele Liberati, Luca Birbes, Ivan Sorrenti, Antonio Rinciani, Michele Santobuono, Franco Pettenazza, Paolo Zanoletti, Giovanni Ceglia, Vittorio Savoldelli, Gianfranco Vedelago, Cinzia Alasonatti, Anna Maria Valentino, Pierino Chindamo, Antonino Mandaglio, Umberto Palumbo, Marco Tagliavia, Daniela Spinelli, Walter Guzaman Anampa, Bernardo La Susa, Giulio Cristina, Enrico Zumbo, Ernesto Trezzi, Marco Belardi, Luciano Sallia, Tania Messina, Naser Hyseni, Giuseppe Serio e Simone Malatesta.