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Favara, litiga col vicino e finisce in ospedale: rifiuta le cure e muore: inchiesta aperta

La vicenda è ancora tutta da approfondire ma la Procura ha già disposto il sequestro della cartella clinica di un 79enne di Favara deceduto nella giornata di ieri in ospedale dove si era recato per accertamenti.  Pochi giorni prima era stato protagonista di una lite con il vicino di casa 72enne e ne era uscito […]

Pubblicato 5 anni fa

La vicenda è ancora tutta da approfondire ma la Procura ha già disposto il sequestro della cartella clinica di un 79enne di Favara deceduto nella giornata di ieri in ospedale dove si era recato per accertamenti. 

Pochi giorni prima era stato protagonista di una lite con il vicino di casa 72enne e ne era uscito ferito dopo una caduta,dovuta forse ad una spinta, in cui aveva riportato la frattura del femore. Portato in ospedale per sottoporsi ad operazione l’anziano, testimone di Geova, avrebbe rifiutato le cure.  

Nella giornata di ieri l’anziano, che si trovava in ospedale per accertamenti, si è aggravato ed è deceduto. Sempre ieri i parenti del 79enne hanno presentato una denuncia ai carabinieri della Tenenza di Favara agli ordini di Giovanni Casamassima che si stanno occupando del caso e che, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha sequestrato la cartella clinica. 

Bisognerà capire e accertare un eventuale nesso tra la caduta ed il rifiuto delle cure. 

Sulla vicenda interviene l’avvocato
Giacomo La Russa:  intervengo a nome
della moglie e dei figli del 79enne favarese deceduto ieri presso l’ospedale di
Agrigento per ribadire come gli accertamenti investigativi siano ancora in
corso e come nessun rapporto causale sia stato stabilito tra il rifiuto
dell’emotrasfusione (e non già delle cure) e la morte del paziente (il quale,
fin dal giorno della violenza subita, aveva efficacemente assunto vitamine e
proteine per stabilizzare i valori dell’emoglobina in vista dell’intervento
chirurgico). Per tali ragioni i familiari della vittima, manifestando piena
fiducia nel lavoro degli organi investigativi, invitano gli organi di stampa ad
attendere l’esito degli accertamenti astenendosi dalla pubblicazione di notizie
che, per la loro imprecisione, possano finire col fuorviare l’opinione pubblica.
      

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