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Il boss Falsone al 41bis, no alla richiesta di mantenere socchiuso il blindo della cella 

Giuseppe Falsone si trova in regime di carcere duro praticamente dal suo arresto, avvenuto in Francia al termine di una latitanza lunga quasi un decennio

Pubblicato 5 ore fa

No alla richiesta di mantenere il blindo della cella socchiuso per evitare conseguenze come il fumo passivo o i rumori. La Corte di Cassazione, rigettando la richiesta della difesa, ha confermato il provvedimento del tribunale di Sorveglianza nei confronti di Giuseppe Falsone, boss ergastolano a capo della mafia agrigentina. Lo riporta il quotidiano La Sicilia.

I giudici hanno così motivato la decisione affermando che “il detenuto aveva la possibilità di tenere accostato il blindo esclusivamente dopo la somministrazione del vitto per favorire il riposo, dovendo per il resto del tempo lo stesso restare aperto per esigenze di controllo e di sicurezza”. Giuseppe Falsone si trova in regime di carcere duro praticamente dal suo arresto, avvenuto in Francia al termine di una latitanza lunga quasi un decennio. Già condannato all’ergastolo, negli scorsi mese gli sono stati inflitti 22 anni di carcere nell’ambito della maxi operazione “Xidy”.

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