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Inchiesta Alcatraz, droga e cellulari in carcere: chiesti 31 rinvii a giudizio 

Due gli agrigentini coinvolti nell'inchiesta Alcatraz

Pubblicato 3 mesi fa

La procura di Trapani ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 31 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta Alcatraz, l’indagine che ha fatto luce su un giro di droga e cellulari nel carcere della città. Tra gli imputati ci sono anche due agrigentini: si tratta di James Burgio, 31 anni di Porto Empedocle e Gerlando Spampinato, 53 anni di Agrigento. La prima udienza preliminare è stata fissata il 9 ottobre davanti il gup Massimo Giuseppe Corleo. Gli indagati rispondono a vario titolo, di corruzione, spaccio di droga, abuso d’ufficio, truffa aggravata, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, evasione e accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti.

Secondo l’inchiesta della procura di Trapani, nel carcere entrava di tutto, grazie agli agenti infedeli allo Stato: da ottobre del 2019 a oggi sono arrivati all’interno delle mura droga, oltre 50 telefonini, armi improprie, sigarette, profumi, tutta merce destinata a detenuti, tra cui appartenenti alla criminalita’ organizzata e ristretti presso i reparti di Alta Sicurezza. Quando le consegne non potevano avvenire attraverso gli agenti corrotti, sono stati escogitati altri espedienti: alcuni detenuti nascondevano materiale in scarpe o nelle cavita’ corporee, altri si facevano lanciare all’interno dell’istituto penitenziario di un pallone da calcio ‘farcito’ con telefoni cellulari oppure droni che persone specializzate mettevano a disposizione come un vero e proprio servizio di ‘delivery’.

Quanto agli agenti corrotti, questi avrebbero gradito il sesso offerto dalla compagna di un detenuto o si sarebbero serviti di certificati medici che attestavano false malattie per poter svolgere lavori extra, come il servizio di sicurezza presso locali notturni oppure altre attivita’ personali durante l’orario di lavoro. Gli indagati sono in tutto 30. Uno degli ex agenti e’ indagato perche’ avrebbe omesso di denunciare all’autorita’ giudiziaria il presunto pestaggio di un detenuto ad opera di alcuni agenti penitenziari.

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