La polizia di Stato compie 170 anni: le parole del Questore e gli agenti premiati
Molte le onorificenze e le ricompense conferite durante la cerimonia ai poliziotti agrigentini che si sono distinti in attività di servizio meritorie
La Polizia di Stato ha celebrato il 170° anniversario dalla fondazione e oggi ad Agrigento, presso il complesso della Polizia di Sato “D. Anghelone”, alla presenza del Prefetto di Agrigento e delle più alte Autorità Civili, Militari ed Ecclesiastiche della provincia, si è svolta la cerimonia celebrativa in ambito provinciale.
“La nostra si è rivelata un’amministrazione longeva – sottolineano dalla Questura di Agrigento – che ha accompagnato nel tempo i cambiamenti della società, trasformandosi essa stessa per soddisfare nuove esigenze nella continuità del motto sub lege libertas. Una polizia radicata nel presente e proiettata verso il futuro che torna a condividere con i cittadini i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei sui uomini.”
Molte le onorificenze e le ricompense conferite durante la cerimonia ai poliziotti agrigentini che si sono distinti in attività di servizio meritorie. Ecco tutti i nomi.
Encomio solenne
Al commissario capo Francesco Sammartino e all’assistente capo coordinatore Salvatore La Monica “evidenziando spiccate capacità professionali e notevole intuito investigativo espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che consentiva di sgominare un’organizzazione clandestina dedita al favoreggiamento dell’immigrazione, dando esecuzione anche in territorio estero a numerosi procedimenti cautelari.” All’assistente capo coordinatore Ivan Iannitti “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune determinazione operativa, espleta un’attività di soccorso pubblico ad Agrigento che consentiva di condurre in salvo una donna rimasta bloccata sulla barriera frangiflutti a causa delle avverse condizioni marine e meteorologiche”. Al vice sovrintendente Riccardo Pagnottella “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune senso del dovere effettuava un intervento di soccorso pubblico in favore di una donna esanime in mare che nonostante trasportata, con rilevante sforzo fisico ed in condizioni ambientali disagevoli sulla battigia dove veniva sottoposta a manovre di rianimazione cardiopolmonare, decedeva dopo il trasporto presso il nosocomio di Lampedusa”. All’assistente capo Carlo Contino “evidenziando spiccate qualità professionali espletava un’attività di soccorso pubblico a Porto Empedocle in favore di un minore di due anni in grave crisi respiratoria”. All’assistente capo coordinatore Fabrizio Galante “evidenziando capacità professionali, espletava un intervento soccorso pubblico a Canicattì che permetteva di tratte in salvo un uomo con intenti suicidi”. All’assistente capo coordinatore Nicolò Milioto “evidenziando capacità professionali espletava un’attività investigativa a Sciacca che permetteva di arrestare un uomo per tentato omicidio, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.”
Lode
Al vice sovrintendente Riccardo Pagnottella, assistente capo Francesco Contino, assistente capo coordinatore Antonio Rotolo “evidenziando capacità professionali espletavano un’attività investigativa a Sciacca che permetteva di arrestare un uomo per tentato omicidio, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.” Assistente capo coordinatore Gianluca Sterrantino e Calogero Marchetta “evidenziando capacità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto accusato di tentato omicidio ad Agrigento”. Vice ispettore Luigi Tuminelli, vice sovrintendente Massimo Anitra, assistente capo coordinatore Raffaele Castaldo, Giuseppe Mannina e Rosario Schillaci “evidenziando capacità professionali espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia sette extracomunitari ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti e sequestrare oltre mezzo chilo di hashish”. Agli assistenti capo Giuseppe Fabio Sferrazza, Angelo Aquino, Francesco Giugno, Gianluca Alaimo e Giovanni Balistreri “evidenziando capacità professionali espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto responsabile di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, detenzione illegale di munizioni e danneggiamento aggravato a Palma di Montechiaro”.
IL DISCORSO DEL QUESTORE DI AGRIGENTO
“Purtroppo la pandemia non ci ha permesso di festeggiare oggi come avremmo voluto e condividere un momento di conviviali. Un affettuoso saluto e un sentito ringraziamento rivolgo al Vescovo Alessandro Damiano e al cappellano della polizia don Antonio La Licata per il conforto e la vicinanza cristiana che non ci hanno mai fatto mancare. Ricorre oggi la celebrazione del 170º anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Quelli appena trascorsi sono stati anni molto difficili, in cui alcune libertà costituzionali sono state compresse a tutela della salute, situazione che ha determinato non solo disagi per la libertà di circolazione dei cittadini ma ha avuto ricadute pesanti sui settori commerciali e industriali ed ha quindi generato tensioni sociali per la perdita di numerosissimi posti di lavoro, determinato un impoverimento sempre più crescente della popolazione. A tal proposito intendo esprimere uno speciale plauso a tutti i poliziotti della Questura e delle Specialità che con i loro sacrifici hanno assicurato e continuano a farlo la presenza dello Stato a fianco dei cittadini, con spirito di servizio e abnegazione, garantendo il rispetto delle regole civili. Un pensiero commosso va ai familiari dell’assistente capo coordinatore Sergio Di Loreto, caduto in servizio a causa di un incidente di tiro avvenuto nel novembre 2021 in Sardegna che ha lasciato sgomenta la sua famiglia, la Questura e l’intera Polizia di Stato. Il suo esempio di forza e generosità ci guiderà sempre nel lavoro quotidiano. La presenza oggi della signora Edna, dei figli Davide e Gabriele ci ricorda che Sergio non ci ha mai lasciati. Gli innumerevoli risultati, conseguiti con impegno e dedizione da donne e uomini della Polizia di Stato che ho l’onore di rappresentare sono assolutamente lodevoli in tutti i settori e le attività di servizio. In questa provincia caratterizzata da tempo dal fenomeno migratorio, non solo si è registrato un aumento esponenziale dei flussi migratori provenienti dal nord Africa, con la cifra di 21.700 persone sbarcate nel 2020 e di oltre 37.700 nel 2021, ma è stata consistente la ricaduta sul sistema di ordine pubblico a causa della gravosità dei servizi svolti per la gestione del fenomeno. Immane è stato lo sforzo profuso nell’attività di pianificazione, programmazione e predisposizione dei numerosissimi servizi dell’ufficio di Gabinetto della Questura, connessi alla gestione del fenomeno migratorio in cui la professionalità messa in campo non ha fatto registrare criticità. Basti riflettere su un dato, e cioè che in questa provincia per far fronte al prefetto fenomeno sono stati aggregati da altre strutture fino a 450-500 dipendenti con la connessa gestione degli alloggiamenti e pianificazione dell’impiego in maniera efficiente. E’ stato incessante quindi l’impegno svolto dall’Ufficio Immigrazione e dalla Polizia Scientifica con le attività di preidentificazione, fotosegnalamento, trattamento dei dati, redazione dei provvedimenti amministrativi, vigilanza nei centri quarantena e trasferimenti presso le strutture di accoglienza. Nelle ultime settimane la macchina dell’accoglienza ha riguardato i cittadini ucraini, fuggiti dalla guerra e anche in questa provincia circa 200 persone hanno trovato asilo presso le famiglie e gia richiesto il permesso di soggiorno. Correlata a tale poderosa attività è stata quella svolta dalla Squadra Mobile nel procedere ad oltre 400 arresti di migranti per reingresso illegale e a 30 decreti di ferro emessi dalla Procura di Agrigento e Palermo nei confronti di immigrati per il reato di favoreggiamento, i cosiddetti scafisti, per avere procurato l’ingresso illecito nel territorio. Inoltre a seguito del naufragio del 17 dicembre 2021 a largo di Lampedusa nel corso del quale ha perso la vita una donna ivoriana e a seguito di sbarchi avvenuti il 20 ed il 25 gennaio 2022 durante i quali decedevano 7 bengalesi, venivano eseguiti 7 decreti di fumo per omicidio. Degne di rilievo sono altresì le numerose operazioni portate a compimento dalla Squadra Mobile, dalle Volanti e dai commissariati di Licata, Sciacca, Porto Empedocle, Canicattì, Palma di Montechiaro per i reati di coltivazione, detenzione e spaccio di droga con sequestro di parecchio denaro contante. Merita di essere sottolineato che mediante l’app YouPol nata per segnalare i casi di bullismo contro minori è stata indicata un’attività di spaccio a Porto Empedocle. Meritando essere ricordati l’arresto per tentato omicidio a Licata nel luglio 2021 e quello a Canicattì per rapine aggravate oltre a Porto Empedocle con il ferodi 6 egiziani per violenza sessuale ed estorsione. Al pari dell’attività investigativa è andato avanti il monitoraggio della Digos con puntiglioso esame dei flussi di migranti per rilevare immediatamente segnali di radicalizzazione. Il controllo del territorio continua ad essere obiettivo prioritario. Sono state impiegate complessivamente 10.220 volanti in tutta la provincia e 1.120 pattuglie anticrimine oltre a 3.295 poliziotti per i servizi di controllo anti-covid. Nel mese di dicembre 2021 l’esplosione, tramite fuga di gas, avvenuta a Ravanusa ha impegnato in maniera massiccia la macchina della sicurezza di questa provincia. Attraverso il coordinamento della Prefettura è stato gravoso il compito nell’organizzare la macchina dei soccorsi, l’evacuazione delle famiglie e il presidio dell’area permettendo di intervenire ai Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa. Importanti menzioni meritano inoltre la Divisione Anticrimine con importanti sequestri, la Divisione Amministrativa, con controlli e applicazione di sanzioni e provvedimenti, l’Ufficio Tecnico Logistico e Sanitario Provinciale, e quello del Personale della Questura. Prezioso è stato il contributo delle organizzazioni sindacali della Polizia e dell’Amministrazione Civile dell’Interno in qualità di sentinelle del benessere. Importanti anche alcune iniziative – come quelle delle Giornate FAI – che consentono una crescita culturale efficace in una terra come la nostra che soffre una pervicace presenza di cosche mafiose radicate nel territorio che non ne permette un sano sviluppo. Per questo ringrazio l’Autorità Scolastica per la condivisione dei valori di legalità. Un caloroso ringraziamento va al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, le cui indiscusse doti di autorevolezza, professionalità ed equilibrio hanno reso e renderanno il nostro lavoro efficace ed incisivo. Ringraziamento anche alle autorità giudiziarie di Agrigento, Sciacca e Palermo con le quali abbiamo ottenuto soddisfacenti risultati sul versante della polizia giudiziaria. Sentito ringraziamento al Sindaco di Agrigento e al Commissario del Libero Consorzio per la collaborazione in varie circostanze. Un abbraccio ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale. Un ringraziamento ai colleghi della DIA e della Polizia Stradale, Ferroviaria e delle Comunicazioni. Un saluto va ai rappresentanti dell’ANPS, sodalizio del personale a riposo, che svolge con passione ed entusiasmo sempre vivi la grande opera di rinsaldare il legame ai valori che ispirano la Polizia di Stato. Un sentimento di profonda riconoscenza va ai nostri familiari che condividono con noi sacrifici, disagi e preoccupazioni legati al nostro servizio e il cui sostegno ci aiuta ad affrontarli e superarli. Ed infine un commosso saluto a Sergio, Alfonso, Annalisa, Angelo, Valentina, Annunziata, Filippo, Giovanni e Giuseppe che prematuramente ci hanno lasciato, ma il loro ricordo è sempre vivo nei nostri cuori e ci accompagnerà costantemente. Ai loro parenti e familiari va la nostra vicinanza e l’immutato affetto. Certa che continueremo a profondere ogni sforzo per adempiere al meglio al nostro giuramento con l’abnegazione, la passione e l’entusiasmo di ogni giorno, conquistando il rispetto e la stima dei cittadini onesti. Viva la Repubblica, Viva la Polizia!”