La via Crucis per l’Ucraina, l’arcivescovo Damiano: “Uniamoci in preghiera per la pace”
"Il cammino della croce è di ogni uomo e donna di ogni tempo"
La Basilica di San Gerlando sul colle di Agrigento questa sera illuminata di giallo e blu, i colori della bandiera Ucraina, in forma di vicinanza verso il popolo che sta vivendo una tragedia immane.
“La guerra c’è e lo vediamo. Le immagini che arrivano dall’Ucraina sono veramente impressionanti. Stasera si è voluto condividere una via Crucis nella Cattedrale di Agrigento coinvolgendo quella piccola comunità ucraina che è presente nel nostro territorio.” Sono le parole dell’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, a margine della processione della via Crucis che si è svolta alla Cattedrale per pregare per le tante vittime del conflitto che sta devastando l’Ucraina ma anche per chi questa guerra l’ha voluta e l’ha progettata, affinché si converta il loro cuore e possano porre fine a questo atto criminoso che offende Dio e la dignità di ogni uomo.
“Ci sentiamo in comunione di preghiera con tutto quel popolo, aldilà delle fedi e delle appartenenze religiose. Ovunque ci sia un uomo e una donna che soffre lì c’è Cristo che soffre. La via Crucis, secondo quel cammino che ci è proposto in Quaresima, diventa la via Crucis di ognuno di noi, aggiunge l’arcivescovo Damiano. La comunione della preghiera supera distanze e confini e ci mette davanti al Signore. Uniamoci tutti in preghiera e chiediamo al buon Dio di mettere sulla bocca dei governanti e dei mediatori di raggiungere la pace. Il cammino della croce è di ogni uomo e donna di ogni tempo. L’impegno della Caritas è quello di una raccolta fondi con beni di prima necessità e medicine. Ci vuole una saggia prudenza che si concretizza nell’attenzione alla persona, non soltanto nell’immediato, ma anche nell’accompagnamento del domani che ancora oggi stentiamo a vedere.”
Alla via crucis oltre alla comunità Ucraina presente in diocesi, ha partecipato il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè, e tanti agrigentini si sono stretti attorno al momento di preghiera.
“Siamo molti preoccupati, le scene che vediamo ogni giorno sono terribili, dice Leila, cittadina ucraina da anni residente ad Agrigento. La Chiesa ci sta aiutando, e questo è un momento di preghiera per chiedere la Pace”.