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Lampedusa crocevia del traffico e spaccio di cocaina, scatta l’operazione “Levante”: 11 fermi

Collabora con la giustizia il personaggio principale dell’inchiesta, ossia il lampedusano Ignazio Umberto Blandina

Pubblicato 1 anno fa

I carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno messo un punto fermo alla lucrosa ed illecita attività, eseguendo stanotte undici fermi disposti dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Il blitz, dal nome convenzionale “Levante”, ha avuto il suo antefatto l’11 luglio 2022  quando a casa di un pregiudicato lampedusano, Ignazio Umberto Blandina, hanno trovato oltre 24 kg di cocaina purissima suddivisi in 22 panetti ben confezionati e pronti per essere immessi sul mercato lampedusano (in luglio l’isola era super-affollata di turisti) nonché di migliaia di euro in contanti.

Sorpresa per i militari dell’Arma nel trovare tanta cocaina nell’abitazione di Blandina (la cui storia personale sembra banale ma non quella familiare, che raccontiamo in un altro articolo https://www.grandangoloagrigento.it/giudiziaria/cocaina-a-lampedusa-colpaccio-dei-carabinieri-la-storia-di-ignazio-e-pippo-blandina-ucciso-porta-lontano ) noto si agli investigatori per fatti di droga ma gestendo normalmente quantità misere dello stupefacente.

A quel punto i carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento guidati dal colonnello Vittorio Stingo – segnatamente i militari del Nucleo Investigativo  e dalla Sezione operativa della Compagnia di Agrigento – hanno indagato a fondo partendo dal sequestro della polvere bianca ed hanno messo sotto pressione Blandina, finito nel frattempo in carcere. Tra acquisizioni investigative e la collaborazione di Blandina i carabinieri hanno delineato in maniera efficace il quadro generale entro cui muoversi, consegnando in Procura (guidata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella) una esaustiva informativa che ha portato all’esecuzione dei fermi di stanotte.

Undici, come già scritto, le persone raggiunte dal provvedimento di fermo a cominciare da Ignazio Umberto Blandina (la cui posizione sarà valutata nei modi e nelle forme riservati a chi aiuta la giustizia).

Poi, una serie di personaggi lampedusani, catanesi, favaresi ed un lampedusano-milazzese, già noti alle forze dell’ordine per le loro attività di spaccio alcuni dei quali finiti anche in inchieste di mafia sia nell’agrigentino che nel catanese.

Giova, a questo punto, riprendere una dichiarazione del procuratore Vella rilasciata l’indomani dell’arresto di Blandina per comprendere bene la portata dell’operazione odierna che sembra aver dato i frutti sperati: “Lampedusa si conferma oggi come una delle maggiori piazze di spaccio di cocaina dell’intera Sicilia. Una realtà in cui la sostanza viene venduta mediamente a prezzi più alti rispetto alle altre piazze siciliane. E questo per via della grande domanda di stupefacenti in un territorio così piccolo, soprattutto nel periodo estivo quando l’isola viene invasa da migliaia di turisti”.

In aggiornamento

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