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Licata, dipendenti del comune proclamano stato di agitazione

La Cgil punta il dito contro l'amministrazione comunale: "Atteggiamento passivo e singolare"

Pubblicato 4 anni fa

I lavoratori dipendenti del comune di Licata lamentano l’improvvisa ed ingiustificata interruzione della Contrattazione Decentrata anni 2019 e 2020.

La nota della FP Cgil Agrigento

La FP CGIL di Agrigento è stata costretta a chiedere l’attivazione della procedura di raffreddamentoper la mancata definizione della Contrattazione Decentrata anni 2019 e 2020 e il conseguente mancato pagamento di alcuni Istituti Contrattuali. Nonostante la scrivente O.S. – dichiarano il Coordinatore Provinciale Pietro Aquilino e il Segretario Generale Enzo Iacono – abbia avanzato diverse richieste di convocazione della Delegazione Trattante, per discutere e definire la Contrattazione Decentrata Integrativa anni 2019 e 2020, così come previsto dal vigente CCNL Funzioni Locali, la Presidente della Delegazione Trattante non ha ritenuto necessario convocare le OO. SS. per discutere e deliberare sull’argomento e su altre numerose problematiche riguardo l’organizzazione e il funzionamento degli Uffici e i Servizi dell’Ente.

Il Comune di Licata, colpevolmente, ha, e continua a sottovalutare l’importanza strategica che riveste la Contrattazione Decentrata, nell’ottica di una pianificazione programmatica degli obiettivi strategici dell’attività politico-amministrativa ed il loro raggiungimento. Ieri mattina durante una partecipata Assemblea – continuano i due sindacalisti – convocata dalla Funzione Pubblica Provinciale i lavoratori hanno espresso tutta la loro amarezza, per il singolare e passivo atteggiamento tenuto dall’Amministrazione Attiva, e dopo ampio dibattito all’unanimità hanno deciso di proclamare lo Stato di Agitazione, chiedendo, con nota/pec inviata alla Prefettura di Agrigento, l’attivazione della Procedura di Raffreddamento con l’obiettivo di riattivare un sereno e democratico confronto tra le parti. Per quanto ci riguarda come Sindacato – ribadiscono Aquilino e Iacono – saremo accanto ai lavoratori in questa triste vicenda, denunciando nelle sedi opportune le responsabilità e gli artefici di tali inadempienze.”

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