Licata, in stato vegetativo dopo incidente: condannati ex dirigente e dipendenti comunali
Nell'incidente la donna rimase in uno stato vegetativo che ancora oggi permane
Due anni di reclusione per lesioni personali gravissime e il pagamento delle spese processuali, oltre ad una provvisionale di cinquemila euro subito esecutiva in favore della parte civile, nei confronti dell’ex capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Licata e di due dipendenti. Lo ha stabilito il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Agata Genna, che ha disposto la condanna a carico di Vincenzo Ortega, oggi dirigente del Ministero delle Infrastrutture, e di Salvatore Bugiada e Antonino De Marco, dipendenti dell’Ente.
La vicenda scaturisce da un terribile incidente avvenuto nel novembre 2016 in via Umberto II a Licata. In uno schianto tra due automobili una giovane licatese – Vanessa Farruggia – rimase gravemente ferita e le conseguenze furono ancora più devastanti con uno stato vegetativo permanente a cui la donna è costretta ancora oggi a distanza di sei anni.
Nel corso del dibattimento una perizia ha accertato che, tra le cause dell’incidente, ci sarebbe stato un avvallamento ricolmo di acqua stagnata dovuto a esiti di pregresse rappezzature del manto stradale non eseguite a regola d’arte. Da qui le condanne dell’ex capo dell’Utc e dei due dipendenti comunali. Un quarto imputato – Antonio Peruga, il conducente dell’altra auto coinvolta – è stato invece assolto dallo stesso reato in relazione al codice della strada. Quest’ultimo è difeso dall’avvocato Salvatore Manganello. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Lus, Armenio, Sabia. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Daniele Cammilleri.