Voto di scambio e corruzione, indagato vicepresidente Regione Siciliana: 11 misure cautelari
In manette il sindaco di Tremestieri Etneo, ai domiciliari un consigliere e misura cautelare anche per Sammartino, attuale vicepresidente regione Siciliana
Terremoto alla Regione siciliana. Il vice governatore Luca Sammartino, deputato della Lega, e’ stato sospeso per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata. E’ uno degli esiti dell’operazione antimafia “Pandora”. Oltre 100 i carabinieri del Comando provinciale di Catania che hanno eseguito nelle provincie di Catania e Palermo, un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip etneo, nei confronti di 11 esponenti politici, funzionari comunali ed imprenditori, accusati a vario titolo di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata liberta’ degli incanti.
In carcere: Alfio “Piero” Cosentino, 61 anni, di Trecastagni; Santi Rando, 48 anni, sindaco di Tremestieri Etneo. Ai domiciliari: Paolo Di Loreto, 72 anni; Giuseppe “Puccio” Monaco, 72 anni; Giovanni Naccarato, 57 anni; Mario Ronsisvalle, 53 anni. Interdizione dai pubblici uffici per un anno: Michele Platania, 55 anni; Luca Sammartino, 39 anni. Divieto di esercitare la professione per un anno: Antonino “Nino” Grasso, 65 anni. Divieto di esercitare attività di impresa: Domenico Cucinotta, 63 anni; Giuseppe Ferlito, 63 anni; Mario Stanganelli, 58 anni.
Acquisiti nell’indagine, coordinata dalla procura di Catania e condotta dal Nucleo investigativo tra il 2018 e il 2021, tanto gli accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa “Santapaola-Ercolano”, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario della custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata, quanto la successiva “degenerazione affaristica” dell’ente, messa in atto dai “funzionari infedeli” mediante “numerose corruttele”, per concedere permessi e assegnare lavori agli “imprenditori amici”.
Emerso inoltre, “nell’ambito di una strategia dei vertici comunali tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica”, spiegano i magistrati, l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, destinatario degli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione, poi transitato tra i sostenitori del Rando per le amministrative del 2021. In particolare, Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, anche grazie all’intervento di Luca Sammartino, principale referente politico del primo cittadino, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, destinatario della sospensione per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino.