Patteggiamento alla pena di due anni con pena sospesa e un risarcimento di 4 mila euro per i danni arrecati alla persona offesa. Si conclude con un accordo tra accusa e difesa – rappresentata rispettivamente dal sostituto procuratore Sara Varazi e dall’avvocato Angela Porcello – la vicenda che vede un medico di Canicattì accusato di violenza sessuale nei confronti di una collaboratrice all’epoca dei fatti minorenne. A ratificare l’accordo il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco.

I fatti contestati al professionista risalgono al 2019 e scaturiscono dalla denuncia della giovane collaboratrice presentata nel luglio di un anno addietro ai carabinieri. La ragazza, rappresentata dall’avvocato Carlo Emma, aveva raccontato ai militari dell’Arma di aver subito pesanti apprezzamenti e anche palpeggiamenti in una stanza sul posto di lavoro. I familiari della giovane si erano costituiti parte civile nel procedimento.