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Morte del piccolo Youssef: Procura di Agrigento apre inchiesta

Le ipotesi di reato, al momento avanzate, sono naufragio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Pubblicato 3 anni fa

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta – a carico di ignoti – per il naufragio verificatosi, mercoledi’ scorso, in acque libiche, circa 30 miglia a Nord delle coste di Sabratha.

Una tragedia in cui hanno perso la vita sei migranti, fra cui un neonato di 6 mesi originario della Guinea. Le ipotesi di reato, al momento avanzate, sono naufragio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le indagini

Tutta l’ indagine e’ della Procura di Agrigento, con a capo Luigi Patronaggio e il suo vice Salvatore Vella, perche’ e’ a Lampedusa che sono approdati i primi naufraghi: una donna incinta, la mamma diciassettenne e il cadavere del piccolo Youssef. Le indagini vengono, al momento, portate avanti su un fronte di 360 gradi, tenendo conto anche delle problematiche relative alla giurisdizione internazionale. L’ inchiesta e’ infatti finalizzata anche ad accertare eventuali ritardi nei soccorsi, dopo l’allarme lanciato dalla Open Arms che e’ intervenuta in acque libiche. Oltre al cadavere del piccolo Youssef, che e’ stato trasferito a Lampedusa insieme alla giovane madre che si trova adesso nel Centro di prima accoglienza dell’isola, i corpi delle altre cinque vittime sono stati portati, dalla Open Arms a Trapani, dove e’ avvenuto il trasbordo di tutte le persone soccorse su una nave quarantena. 

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