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Naro, tragico malore mentre brucia sterpaglie: morto carbonizzato

Una fine immeritata, un tragico e crudele scherzo del destino per Giovanni Terranova, 83 anni, nonno del nostro Gabriele Terranova, morto oggi pomeriggio in contrada Coscio a Naro. L’uomo, benvoluto e conosciuto da tutti,  ha avuto un malore mentre stava lavorando la terra, la sua amatissima terra che accudiva e manteneva viva ogni giorno da […]

Pubblicato 4 anni fa

Una fine
immeritata, un tragico e crudele scherzo del destino per Giovanni Terranova, 83
anni, nonno del nostro Gabriele Terranova, morto oggi pomeriggio in contrada
Coscio a Naro.

L’uomo,
benvoluto e conosciuto da tutti,  ha
avuto un malore mentre stava lavorando la terra, la sua amatissima terra che
accudiva e manteneva viva ogni giorno da 70 anni sino ad oggi.

Giovanni
Terranova stava pulendo il suo terreno dando fuoco al materiale di risulta rimasto
nel podere subito dopo le operazioni di trebbiatura.

Il
malore lo ha reso indifeso finendo avvolto dalle fiamme.

Ogni
tentativo di salvarlo è stato inutile. Sul posto sono
intervenuti i Vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia locale ma non è
servito  a nulla nonostante gli sforzi
profusi compresi quelli dei familiari, i primi a dare l’allarme.

I
funerali si terranno oggi alle 16 nella Chiesa Madre di Naro.

Grandangolo si stringe con grande commozione, affetto e dolore al nostro Gabriele per la morte di “Nonno Giù” ed ai suoi familiari.

Messaggio di cordoglio arriva dalla Sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara che dichiara: “A nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la comunità di Naro, desidero porgere le più sentite condoglianze alla moglie, ai figli e ai nipoti di Giovanni Terranova. Purtroppo, la scomparsa di questo nostro concittadino è avvenuta, ieri, in circostanze che ci lasciano attoniti e sconvolti. E questo post di vicinanza ai familiari è motivato non soltanto dal fatto che Giovanni Terranova fosse il nonno di Gabriele Terranova, mio consulente e soprattutto sincero e vero amico. Questo post è motivato anche dal fatto che le circostanze in cui è morto il nonno di Gabriele (cioè nel tentativo di domare un incendio scoppiato nella sua campagna) devono farci riflettere e devono destare in noi una maggiore attenzione per comportamenti e gesti che potrebbero provocare pericolosi incendi (a volte, basta solo un mozzicone di sigaretta che si credeva spento) e una maggiore attenzione (anche politica, amministrativa e di vigilanza) verso le prescrizioni antincendio. Intanto, nell’associarmi al dolore di Gabriele, dei suoi genitori, di suo zio Ignazio, di sua nonna, il mio pensiero va ancora a Giovanni Terranova (persona stimata e gradevole d’altri e forse migliori tempi) che purtroppo oggi non è più con noi”.

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