Prima notte all’interno del reparto di Medicina in isolamento nell’ospedale di Sciacca (articolo aggiornato con le ultime novità)
Non appena ieri si è scoperto che il primo caso di positività al coronavirus in provincia di Agrigento riguardava un medico in servizio presso l’unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Sciacca, il reparto è stato immediatamente isolato e nessuno è potuto più uscire o entrare. Pertanto, i tre medici in servizio ieri sono rimasti […]
Non
appena ieri si è scoperto che il primo caso di positività al
coronavirus in provincia di Agrigento riguardava un medico in
servizio presso l’unità operativa di medicina interna
dell’ospedale di Sciacca, il reparto è stato immediatamente
isolato e nessuno è potuto più uscire o entrare. Pertanto, i tre
medici in servizio ieri sono rimasti al loro posto, così come i
pazienti ricoverati ed anche i loro parenti assistenti che si
trovavano all’interno della struttura. A
tutti gli ammalati ricoverati è stato fatto il tampone per
verificare la positività al coronavirus, stesso trattamento per
medici ed infermieri. Il tampone, invece, non è stato praticato a
circa 15 parenti dei degenti che prestano assistenza anche se, in
molti casi, sono stati a contatto diretto proprio con il medico che è
risultato positivo per chiedere informazioni o riferire novità che
riguardassero l’ammalato. Non solo, per loro non è stato previsto
nemmeno il pasto serale. Si sono dovuti arrangiare ieri sera
ordinando delle pizze. La notte, per fortuna è passata abbastanza
serenamente. I pazienti con cui siamo riusciti a metterci in contatto
telefonicamente hanno riferito che non ci sono, al momento, in
reparto, casi particolarmente preoccupanti, nè si registrano
particolari mutamenti del loro stato di salute. I tamponi sono stati
effettuati ieri, nel tardo pomeriggio: l’esito dovrebbe conoscersi
a breve. Solo stamattina, introno alle 10,30, sono stati effettuati i
tamponi anche ai parenti che assistono i malati e sono rimasti
bloccati per tutta la notte in ospedale. Ora, però, come confermato
anche dal direttore sanitario dell’Asp di Agrigento, Gaetano Mancuso,
i parenti dei malati che non hanno alcun sintomo sono stati
autorizzati a lasciare l’ospedale per recarsi nella propria
abitazione in isolamento volontario. Tutto ciò, ci è stato detto,
nel rispetto dei protocolli nazionali che si applicano in queste
circostanze. Il
Sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, stamattina ha preso parte ad
un vertice in prefettura. In tarda mattinata ci ha riferito
telefonicamente che le condizioni della dottoressa risultata positiva
al coronavirus sono stabili. Mentre è stata ricostruita la catena
dei contatti per procedere ai controlli necessari. Il Sindaco
conferma, inoltre, che fino ad ora sono stati eseguiti circa 35
tamponi e sono state adottate tutte le misure di prevenzione. In
tutta la Sicilia attualmente sono disponibili solo 65 posti di
terapia intensiva per il trattamento del coronavirus. Il Sindaco
Valenti ha chiesto l’ampliamento degli 8 posti di terapia intensiva
dell’ospedale di Sciacca con l’aggiunta di altri 6 posti con delle
strutture adeguate ad ospitare eventuali malati di coronavirus.
Attualmente, infatti, nessuno degli 8 posto di terapia intensiva può
essere utilizzato a questo fine.