Processo Vultur: vittime verranno sentite anche in Appello; sospeso pagamento provvisionale per Saro Meli
E’ ripreso il processo di secondo grado, che si sta celebrando davanti la quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo presieduta da Giacomo Montalbano, scaturito dall’inchiesta antimafia “Vultur” – condotta dalla Squadra Mobile di Agrigento guidata da Giovanni Minardi – che ha fatto luce sulla famiglia mafiosa di Camastra e su un giro di […]
E’ ripreso il processo di secondo grado, che si sta celebrando davanti la quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo presieduta da Giacomo Montalbano, scaturito dall’inchiesta antimafia “Vultur” – condotta dalla Squadra Mobile di Agrigento guidata da Giovanni Minardi – che ha fatto luce sulla famiglia mafiosa di Camastra e su un giro di racket imposto ad una ditta di onoranze funebri del paese.
La Corte ha accolto la richiesta avanzata dal collegio difensivo degli imputati con cui chiedevano nuovamente l’audizione delle persone offese cioè i proprietari della ditta di onoranze funebri del paese vittime dei tentativi di estorsione da parte del clan.
Ed è un primo fatto importante che va unito con il provvedimento di sospensione temporanea del pagamento della provvisionale imposta a Rosario Meli.
In primo grado il collegio di giudici presieduto da Luisa Turco, oggi Gip presso il Tribunale di Agrigento, condannò alla pena di 17 anni e 6 mesi Rosario Meli, alias “U puparu”, considerato il capo della famiglia mafiosa di Camastra; 14 anni e 6 mesiper il figlio Vincenzo mentre 13 anni e 6 mesi sono stati inflitti al tabaccaio del paese Calogero Piombo ritenuto il cassiere della famiglia mafiosa di Camastra. Condanna anche per Lillo Di Caro, esponente di rilievo della mafia di Canicattì, a cui sono stati inflitti 22 anniin continuazione e che assorbe dunque le condanne a 14 anni nel procedimento “Alta Mafia”.
Il Comune di Camastra in seguito all’operazione Vultur fu oggetto di ispezione prefettizia e successivamente sciolto per “ingerenze con la criminalità organizzata”. Circostanza questa esclusa però dalla sentenza di primo grado.
Il collegio delle difese è composto dagli avvocati Angela Porcello, Santo Lucia, Raffaele Bonsignore, Giuseppe Barba, Antonino Reina e Calogero Fiorello. Si torna in aula il 28 gennaio per l’audizione delle persone offese.