Rifiuti abbandonati a Porto Empedocle, rinviate a giudizio 10 persone
Alla luce diversi episodi di abbandono di rifiuti in contrada San Calogero Napolitano a Porto Empedocle
Il gup del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 10 persone coinvolte nell’inchiesta “Kaos Calmo” che lo scorso anno ha portato alla luce diversi episodi di abbandono di rifiuti in contrada San Calogero Napolitano, a Porto Empedocle. Altre due persone – Giovanni Minio, 50 anni di Porto Empedocle, e Vincenza Virone, 63 anni di Agrigento – hanno chiesto la messa alla prova e, se l’esito del programma andrà a buon fine, il giudice dichiarerà estinto il reato. La prima udienza del processo si celebrerà il prossimo 4 ottobre davanti il giudice Alfonso Malato.
A giudizio vanno: Daniele Trameli, 35 anni di Porto Empedocle; Andrea Salvatore Varsalona, 44 anni di Agrigento; Calogero Zambito, 54 anni di Porto Empedocle; Francesco Adriani, 32 anni di Porto Empedocle; Benedetto Catania, 50 anni di Porto Empedocle; Venerina Cappello, 52 anni di Porto Empedocle; Giosuè Castelli, 52 anni di Porto Empedocle; Francesco Brancato, 53 anni di Agrigento; Francesco Sacco, 32 anni di Porto Empedocle; Calogero Picarella, 35 anni di Porto Empedocle.
Stando a quanto emerso dalle indagini c’era, infatti, chi depositava resti di lavorazione in plastica, tubature e guarnizioni, chi invece abbandonava macerie da demolizione e chi lasciava le cassette di polistirolo utilizzate per la conservazione e il trasporto di prodotti ittici. Fra gli indagati, però, anche alcuni che avrebbero appiccato il fuoco a guaine e cavi elettrici abbandonati o ad altri cumuli di rifiuti.