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Giovane sequestrato in piazza da banditi incappucciati

Si tratterebbe del figlio di un noto commerciante della zona di Vittoria in provincia di Ragusa

Pubblicato 2 ore fa

Un sequestro di persona è avvenuto ieri sera in una piazzetta del rione Forcone di Vittoria, nel Ragusano. Un giovane, figlio di un noto commerciante del settore ortofrutticolo della zona, è stato prelevato da due sconosciuti col volto coperto arrivati su una Panda nera e portato via. Prima di prenderlo gli autori del sequestro lo avrebbero chiamato per nome e avrebbero detto ad altri giovani presenti di non preoccuparsi perché era soltanto lui l’obiettivo. I due parlavano in italiano, con voce di adulti. Saliti sull’auto con la vittima sono andati via scortati da una Panda bianca. Il giovane non è stato ancora ritrovato.

Il sequestro è avvenuto intorno alle 21.30 di ieri, destando molto allarme a Vittoria, grosso centro agricolo del Ragusano dove c’è il più grande mercato ortofrutticolo del Mezzogiorno d’Italia. I banditi prima di andare via hanno preso il cellulare della vittima e lo hanno lasciato sul posto a terra, probabilmente per non farsi ‘tracciare’. Le due auto, dopo il sequestro di persona, sarebbero fuggite in direzione di Pedalino. Gli investigatori hanno interrogato i presenti e visionato le immagini riprese dai sistemi di sorveglianza della zona e avviato le ricerche in un’area estesa del Ragusano. La Procura di Ragusa, contattata, non ha rilasciato alcun commento sull’accaduto.

Il sindaco Francesco Aiello ha convocato per oggi una seduta straordinaria di giunta. “Lo chiediamo da anni – dice Aiello – c’è un bisogno di sicurezza e da anni lanciamo l’allarme. Se un sindaco chiede aiuto ha diritto di essere ascoltato. Questo episodio ci riporta indietro nel tempo, a trent’anni fa, con il sequestro del notaio Garrasi e nel dopoguerra con quello del piccolo Alfredino Fuschi. Siamo preoccupati – aggiunge il sindaco di Vittoria – anche per il modo in cui l’episodio sarebbe avvenuto: davanti a testimoni e con le armi in pugno. Speriamo che al più presto questo giovane possa essere portato in salvo e restituito alla sua famiglia”.

Le indagini sono affidate alla polizia che sta battendo ogni pista per comprendere la natura del sequestro.

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